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Archive for 15 ottobre 2011

Giuro che mi sarebbe piaciuto fare una volta un viaggio in treno e fermarmi un paio d’ore all’Albergo Diurno, per provare come viaggiavano un tempo i bonne vivante; purtroppo, da quando mi muovo autonomamente, cioè da circa trentacinque anni, quel posto è stato degradato a “Diurno” e la clientela è diventata sempre meno raccomandabile, fino a dichiararne la chiusura.
Questa serie di post nasce dalla mia sensazione che l’Europa stia seguendo la stessa strada dell’Albergo Diurno, causa cattive frequentazioni.

Ovviamente la causa dell’attuale situazione del tipo “non fate l’onda, non fate l’onda!…” non è colpa di quella banda di disperat’ muort’ ‘e famm’ che ci siamo tirati in casa negli ultimi anni; i colpevoli sono le Banche e i legami che mantengono con i politici i quali, come tutte le mafie, sono presenti capillarmente in tutti i settori. 
E figurati se si perdono questo, in cui i guadagni si contano in miliardi di euri.

Cifra che, detto per i più giovani, corrisponde a svariate teralire, cioè migliaia di gigalire o milioni di megalire, quelle lire di cui avete un vago ricordo ma che fa sempre bene tenere a mente come termine di paragone, anche quando prendete un aperitivo, pardon, una birra all’happy hour: ricordatevi che quei 5 euro, quando erano circa 10 kilolire, ancora dieci anni fa erano cambiabili a vista con una pizza, una birra alla spina e un caffè.

Non ho mai parlato male dell’Euro, ho sempre parlato male di quelli che ci hanno messo due anni per capire che valeva duemila lire, non mille, parlo male degli imbecilli che, così facendo, hanno armato la mano dei disonesti che hanno raddoppiato i prezzi di tutto. Io ho condotto una personale battaglia, cercando di spiegare alla gente, quando potevo, che si poteva vivere senza l’insalata che a dicembre 2001 costava 2000 lire e a febbraio 2002 era già arrivata a due euro. Ma è stato inutile.

Ragionando proprio da pirla, e avendo la fortuna di andarmene in vacanza all’estero un paio di volte all’anno, percepisco come primo effetto piacevole dell’Euro quello di non dover cambiare valuta, se sto in Europa, e di avere una valuta cambiabile in tutto il mondo, se esco dal Vecchio Continente.
Di quello che dovrebbe essere l’effetto più importante non ne ho una sensazione “tattile” ma ormai da anni, sento gli europeisti convinti affermare  che “Italia – Resto del Mondo” avrebbe già poco senso in campo calcistico e sarebbe una vera assurdità in campo economico: per fare un esempio, con la lira, oggi, pagheremmo la benzina il doppio.
Può essere, però pagheremmo la metà tutto il resto, anche se abbiamo già visto che per il raddoppio dei prezzi possiamo solo incolpare noi stessi.

Gli “europeisti convinti” per un po’ hanno convinto pure me; ora, dopo tutta ‘sta smania di salvare questo e salvare quello, dando i nostri soldi a chi ha fatto scoppiare la macchina della merda, cioè le Banche, comincio a prestare un momentino l’orecchio ai complottisti di professione e a chi ha sempre contestato un sistema che io ho sempre ritenuto essere il mio sistema. 
Ho sempre sostenuto che il nostro sistema capitalistico è l’unico che ha dimostrato di funzionare o che, perlomeno, è quello che è durato più a lungo; però è anche vero che continua a funzionare a patto che un paio di volte ogni secolo ci sia una generazione che prenda un’inchiappettata devastante e la generazione seguente rimetta insieme i cocci di quei poveri culi sbrindellati.

Mi sembra che quello attuale sia il momento dell’inchiappettata di cui sopra.
E gli “europeisti convinti”, che non sono mica stupidi, hanno pronta la risposta: se fino ad ora hanno scherzato, adesso sono pronti a giocare i carichi e la sana Europa “dei 9”, quella che ha leggermente barcollato diventando “dei 12”, che si è un attimino ripresa con “i 15”, per diventare il “Diurno dei 27” attuale, è pronta alla sfida con i seguenti rinforzi di peso:

  • nel 2013 arriverà la Croazia;
  • Islanda, Macedonia, Montenegro e Turchia sono “Nazioni Ufficialmente Candidate”;
  • Albania e Serbia hanno presentato domanda di adesione;
  • Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono potenziali nazioni candidate.

Una raffica di annessioni in grado di stroncare non l’Europa ma anche gli Stati Uniti e, forse, pure l’Alleanza Galattica, quella di Guerre Stellari.

La Croazia… Sì, ha una spina dorsale europea a cui, però, sono collegati arti di varia e dubbia provenienza… Ma tutto sommato, via dalla pazza folla della costa, fanno una porchetta e un capretto da urlo e se potessimo scambiare un po’ di sabbia di Rimini con gli scogli croati, l’Adriatico diventerebbe un mare normale e non un pantano per fenicotteri da una parte e una pietraia per capre dall’altra.

Sull’Islanda abbiamo già dato precedentemente. 
La Macedonia… Una delle primissime cose che ho scritto come autore tv negli anni 80 è stata:
«Cesare, la Macedonia avanza da Mezzogiorno!…»
«Embè? Mettemola ’n frigo e s’à magnamo dopo cena…»
Per parlare della Macedonia dobbiamo tirare in mezzo l’Albania e il Kosovo.
Dopo la caduta della dittatura socialista in Albania, per qualche tempo a Tirana si aggirava tal Leka Zogu, figlio di quello Zog che si era proclamato Re d’Albania tra le due guerre mondiali e che, dopo l’invasione italiana del suo regno, aveva passato i primi decenni di esilio dorato tra Stati Uniti e Costa Azzurra, con dozzine di “cortigiani” al seguito, pagando tutto con manciate di diamanti e pietre preziose, per poi morire in ristrettezze.
Il figlio è riuscito a provocare qualche casino proponendo il referendum tra Repubblica e Monarchia, casino in seguito a cui c’era pure scappato il morto, al che il “Re” ha pensato bene di fare la bella e rendersi irreperibile.
Memorabile in quel periodo la notizia letta da un ridacchiante Lamberto Sposini, allora brillante ed impagabile mezzobusto del TG5:

Fuga da Tirana del mancato Re Leka Zogu, propugnatore dell’antico progetto della “Grande Albania”, una sorta di ipotetico Impero della Sfiga costituito da Albania, Kosovo e Macedonia…

Stupendo, non serve commentare oltre.
Riguardo al Montenegro, appena scopro cos’è e dov’è, ne parliamo.

Turchia e Serbia. Ahhh… andiamo bene…
I Serbi sono tosti, basta vedere cosa riescono a fare in campo sportivo pur essendo quattro gatti. Peccato che siano anche i più fetenti ultranazionalisti del mondo e che, mentre tentavano di cancellare la Bosnia dalla faccia della Terra, si dichiaravano “gli ultimi Crociati d’Europa contro l’invasione islamica”.
Pensa che combinazione: in Turchia ci sono 80 milioni di musulmani, quanto basta per stabilire un’unione fondata su solide basi.
In più la Lira Turca ci serve per dare una bella mano all’Euro: non esiste al mondo una moneta che si sia svalutata di più negli ultimi vent’anni.
In Turchia, Bimbi ed io ci siamo andati nel 2000, con altre tre coppie di amici e le mie mance sono diventate un mito: al ristorante tenevo io i conti e una sera, a nome del gruppo, ho lasciato quasi 10 milioni di mancia: meno di 30.000 lire italiane, un ragionevole 10% del conto per una cena pan-ta-gru-e-li-ca.

Allora una Lira nostra ne valeva 320 turche, poi, pochi anni fa, ci deve essere stato un momento che non si capivano più neanche loro, così hanno istituito la Nuova Lira Turca, semplicemente moltiplicandone il valore per un milione di volte, cioè togliendo sei zeri dallo scontrino del panettiere, tanto per fare un esempio.
Molto più comodo senz’altro, di scarso effetto pure, visto che oggi, fatte le dovute conversioni, per una Lira Italiana ce ne vorrebbero 1240 turche, che poi è il 400% di svalutazione in undici anni, cosa vuoi che sia…
Un’economia che è una certezza.

È rimasta la Bosnia-Erzegovina, di cui non so niente.
Ma fatevi raccontare una barzelletta da uno Sloveno o un Croato o un Serbo: nove volte su dieci vi racconterà una minchiata di Mujo e Haso. 
Sono i nomi dei due stupidi che compaiono regolarmente nelle barzellette raccontate in tutta l’ex Jugoslavia.
Sono tipici nomi bosniaci.
I Bosniaci sono i Carabinieri dei Balcani.
Serve altro?

Mi sa proprio che questa volta il “Diurno” Europa chiude bottega.

Dottordivago

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