ISTRUZIONI PER L’USO
Ciao, sono il Dottordivago.
Questo nome mi è stato dato più di vent’anni fa dagli amici, stanchi di sentirmi partire da un argomento e seguirmi e perdersi in altri mille, salvo poi non ricordarmi da dove ero partito.
Come si evince dal sottotitolo “L’approssimazione al potere”, questo sito non ha pretese di autorevolezza o attendibilità e non vuole essere un riferimento per nessuno.
Non sono il Grande Beppe, anche se mi piacerebbe, e non credo riuscirò mai a trascinare folle oceaniche nelle piazze, anche se è il mio sogno incoffessato.
Da queste pagine non partiranno rivoluzioni, anche se ce ne sarebbe un bisogno…
Non ho neppure il tempo per curare un sito come quello del Grande Beppe: innanzi tutto non credo di averne le capacità, poi non mi posso permettere una redazione competente; infine, io campo producendo serramenti (quelli sì, che li faccio bene…)
E, credetemi sulla parola, mandare avanti un’azienda è una di quelle cose che, oltre a non lasciarmi tanto tempo, spesso mi lascia bello bollito…
In più, sono pigrissimo.
E allora?
Allora, il potere all’approssimazione: se non ci sono tempo e mezzi per verificare dati e fonti, si va giu di “sentito dire”, intanto, così facendo, ci si azzecca sicuramente quanto giornali e notiziari: ma lo sentite cosa dicono?
Qui il livello è volutamente quello delle chiacchiere da viaggio in treno, da coda allo sportello, da cena con gli amici dove ci si può anche incazzare, tanto finisce tutto con l’ammazzacaffè. E, per quanto ne ferisca più la parola che la spada, faremo poco danno.
Alcuni vostri commenti potrebbero non apparire in rete; sapete com’è: un pirla mi scrive un panegirico della pedofilia e a me mi mangiano la casa (nota dello scrivente: “a me mi” va considerato come rafforzativo).
Molte cose non troveranno spazio: il buonismo, l’ipocrisia, le questioni di principio e tutto ciò che è – oddio, devo dirlo? – politicamente corretto.
Solo a pronunciarlo mi viene una rabbia…
Di certo il clima non sarà quello dei “quattro amici al bar”.
Quelli, volevano cambiare il mondo e noi, tranquilli, non ci riusciremo.
Un saluto dal Dottordivago.
RINGRAZIAMENTI
Al mio migliore amico, il “Prevosto”, il quale, finchè è stato al mondo, ha cercato di dare una forma umana al mio cervello. Ha solo un difetto: è morto.
Al mio amico Claudio, chenecapisceparecchio, senza il quale non saprei accendere il computer. Ha un solo grosso difetto, anzi due: è analcolico e adora il ciclismo, quindi non offritegli un goccio ma date un’occhiata al suo link Preparazione al ciclismo.
Infine a Bimbi, il mio unico, vero, grande amore, che, contro ogni logica, ha ancora fiducia in me.
Ne abbiamo di cose in comune, a prima vista! Nessuno mi ha mai dato un soprannome così bello e azzeccato come il tuo, ma io sono la donna delle parentesi a matrioska. Fortunatamente a volte ho accanto la mia amica-segretaria che si ricorda sempre da dove sono partita e quali parentesi devo ancora chiudere.
E poi:
“nota dello scrivente: “a me mi” va considerato come rafforzativo”
Non ci crederai, ma il tema ‘a me mi’ è stato quello che ha scatenato l’apertura del mio blog: mi sono trovata sul blog di una tipa che a partire da un ‘a me mi’ sentito in tv pronosticava la fine della lingua italiana, e da lì è partita la mai crociata contro la grammatica normativa, e la difese dei cosiddetti “errori” che tali non sono mai, agli occhi del linguista. Vabbè, mi accorgo che sto divagando pure io, quindi ti risaluto.
Viva l’approssimazione, a proposito… e meno male, aggiungo, che un sito come quello di Beppe non t’è riuscito.
Mah… più che il panda DEVE morire io direi che il panda PUO’ morire, come possono morire (ecco il mio lato da killer) tutte le persone idiote che perdono tempo (quindi anch’io) a scrivere in un blog che dovrebbe avere un valore umoristico (satirico?). Comunque qui su due piedi il Doc mi pare un bel tipo sulla quarantina (forse mi sbaglio) che non ha moltissimo da fare più che perdere tempo pensando di recare un messaggio mondiale e di contribuire al miglioramento generale sconfiggendo i finti perbenismi e le ingiustizie globali! vai, tu e taxifriver ci guiderete verso un futuro senza panda, koala, tigri, natura… ma in fondo che ce frega? basta che ci divertiamo noi! ma si, distruggiamo tutto! la natura? e a che serve? sei tu il vero panda e non te ne rendi conto. Vuoi svuotare di significato, attraverso l’umorismo, tutto ciò che di bello abbiamo e stiamo perdendo: tu sei un infelice cronico (forse ci becco chissà) che nascondendosi dietro la maschera del cazzuto menefreghista che va in giro a testa alta, pieno di sè, pensa di essere superiore a chi, innocentemente, vuole fare il suo (voi li chiamate ambientalisti? io li chiamo esseri umani) collaborando alla creazione di un futuro per i propri figli (eh sono proprio egoisti). Tutti noi abbiamo una maschera: forse io sono un iraqueno estremista (o forse no) e cerco di redimermi scrivendo giusto due parole su questo blog. I latini (la sapevano lunga) affermavano che verba volant scripta manent: ma più che altro io mi preoccuperei per la dispersione degli scripta. Ognuno mette la sua opinione, viziata da educazione e contesto in cui si trova, e ci si disperde in un mucchio di inutili discorsi che non portano a nulla, come i tuoi: i cambiamenti non avvengono da soli (oddio mo sembrerò un rivoluzionario) vanno, innanzittutto, disposti i presupposti necessari e create le condizioni perchè tali rivoluzioni (evoluzioni?) avvengano. Non oggi, non domani, forse mai. Ma dobbiamo crederci, perchè in tempi come questi l’umorismo è un arma inutile, che nasconde la realtà e tende a stemperarla (fatto sta che io la sto usando ora che ti scrivo forse perchè sei in grado di comprendere solo questo linguaggio). E’ adatta, forse, ad un bambino nella sua crescita fisica e intellettiva per evitare che si sovraccarichi di preoccupazioni non adatte alla sua età fatta di spensieratezza e voglia di vivere. La verità è che a molti la voglia di vivere è finita, la voglia di lottare è cessata e rimane solo una luce in fondo al buio. Ma fino a che quella luce si mantiene viva sarà chiamata speranza. E chissà magari un giorno riuscirà a illuminare la stanza del nostro cuore. Di certo la riscalda tiepidamente ora. Alimentiamo la fiammela con legna nuova fatta di volontà, voglia di fare, attivismo e solidarietà (sono passato da rivoluzionario a papa): ognuno la pensi come vuole ma facciamo sì che i verba (intendi: discorsi da bar)rimangano verba e non diventino scripta (intendi: testi veri). Un abbraccio di cuore a chi di cuore non ne ha.
Bravo.
Solo una cosa: dici di essere intenzionato ad usare l’umorismo; dove cazzo ero quando l’hai fatto?
Dottordivago
@Iskander
Aggiunta successiva:
ritiro il “bravo”: uno che mi mette lo stesso sproloquio su quattro post è un pirla.
Dottordivago
minchia!
“Molte cose non troveranno spazio: il buonismo, l’ipocrisia, le questioni di principio e tutto ciò che è – oddio, devo dirlo? – politicamente corretto.”
questa è copiata, sembra la campagna elettorale del mio amico “Sivio”, naturalmente.
Allora … Come ho detto in altri commenti a caso, io x caso avrei dovuto trovare qualcosa in qualche modo..ma.. come?
x chi?
Queste sono le uniche 2 domande che un panda si pone e con 2 domande sole ti affidi al caso che ti possa trovare una calamita x l’amore.. amore che non sembra avere una calamita per..BOH…Ma so solo Qui arriva a caso.
Sono nato per tirarvi i pacchi, per tirarmi i pacchi ma talmente tanti e senza alcun senso che magari un giorno riusciranno a rimpire.. cosa?
Prima di cosa??
Un po’ come il bianconiglio che arriva nella fiaba di matrix..
Servo, non servo? ma allo stesso tempo sono essenziale, sai che mi trovi sulla terra ma solo, per un solo motivo, come un lupo solitario che tace all’interno nel suo branco fino alla fine, fino al momento giusto..solo tu.
Sto scrivendo una fiaba.. un gioco per “una persona”.. ahahaha ciao.
MA ho deciso che farò lo stesso quello che devo fare essendo sintetico..
(Ho dormito poco e ho solo voluto essere fiabesco)