Non è uno stato dell’anima, è la divagata in partenza.
Parto obbligatoriamente con una divagata, prima di tornare sull’argomento casa/sfiga/periododimmerda.
Come potrei esimermi dopo aver visto una cosa del genere:
Non so quanti di voi vanno in bici ma ditemi se questi pantaloncini, con le toppe e cuscinetti di quel colore, non sembrano un capo sadomaso indossato dal Campione del Mondo di Emorroide Assassina, l’unica forma mortale conosciuta della fastidiosa patologia.
E và che morire di emorroidi deve essere una brutta morte, eh?…
Ora… sarà uno scherzo, no?
Piuttosto, oh tu, coglione che disegni e produci questa sciccheria, inverti i colori, almeno chi la indossa possa sembrare uno nudo con un pezzo di camera d’aria dove serve, impatto visivo decisamente più dignitoso.
Ma non è mica un caso unico, eh…
Franco, un amico che a vent’anni già soffriva di emorroidi e a ventuno è stato operato, con l’asportazione, a detta del chirurgo, di
due grossi mandarini
dal buco del culo, una volta mi raccontava che, prima dell’intervento, aveva provato ogni pomata possibile ed immaginabile. Tra le tante, ne aveva provata una che rappresentava una vera genialata ma non nel senso che fosse un toccasana: semplicemente, era marrone.
Franco era alla disperazione, quindi ha provato pure quella e l’effetto era mostruosamente tragicomico: qualsiasi mutanda fresca di bucato, dopo due minuti addosso a lui, sembrava che fosse stata usata –MALE- per anni…
Nel periodo di prova del prodotto, per qualche giorno, usciva di casa con estrema cautela e attenzione: «Pensa se per un motivo qualsiasi mi sentissi male e mi portassero al Pronto Soccorso… sai che figura…»
In quel periodo ha anche evitato le ragazze: sai che spettacolo se, per massima sfiga, qualcuna gliel’avesse voluta dare là per là?
Ma dico io: visto che il principio attivo è quasi sempre incolore, perchè colorare di marrone un prodotto che va messo sul culo? Per fare bella figura nello spogliatoio della palestra?
Ripeto, lasciamo perdere la logica di alcune aziende, tipo impiegare aromi artificiali al limone per la Lemonsoda e mettere il
vero succo di limone verde
nel detersivo dei piatti, a parte quello. Ma ha un senso, o anche solo un briciolo di buon cuore, colorare di giallo l’Aureomicina?
Quella la metti dove c’è un’infezione, quindi, probabilmente, pus e altre zozzerie. E TU MI FAI LA POMATA GIALLA?
Ad inizio estate sono stato punto sull’avambraccio da non so quale bestia di merda, non necessariamente pericolosa ma infetta, tipo una zanzara o un tafano che si è posato prima su uno stronzo, poi si è posato su un altro e lo ha punto. E a me è venuto un avambraccio tipo Braccio di Ferro, più grosso dal gomito in giù che dal gomito alla spalla, situazione risolta con la classica botta di antibiotici. Ma per i primi giorni, vedendo un po’ di schifezza gialla, ho tentato di domarla con l’Aureomicina, prodotto datato ma che, per le ferite infette, resta una mano santa.
Ovviamente mi è stato detto di metterne parecchia e di coprire con una garza che “lasciasse respirare” l’area interessata.
Risultato? Un braccio che si vede solo nei film di zombie.
Con quel bel giallo cancrena, mi mancavano solo due vermetti per sembrare l’uomo più purulento dalla scoperta della penicillina ad oggi.
E mò smetto, sono costretto: un pazzo sta trapanando il muro che divide i nostri locali con una fresa a tazza da 120, per farci passare un tubo e il rumore è assordante.
Ma il problema è se si ferma per rifiatare: quando parla è molto, molto più rumoroso. Deformazione classica di chi lavora nel rumore. Purtroppo, nel suo caso, deformazione supportata da una voce spaventosa già di suo: nel petto di quell’uomo non ci sono diaframma e corde vocali ma un mantice e un organo a canne.
Adesso, con la massima circospezione, vado di là a vedere se hanno ingaggiato un uomo o un orco.
Dottordivago