Dicesi “RisPost” una cosa che è partita come risposta ad un commento ma che, per deformazione dello scrivente, diventa lunga come un post, da cui l’elegante calembour.
Eh lo so, mi ero ripromesso di uscire dal filone politico, almeno nei rari -da un po’ di tempo- momenti che riesco a ritagliarmi tra misure, preventivi e vari succhiamenti di fava.
Però, come ben sapete, non resto insensibile nè “alle grida di dolore” dei miei lettori nè ai loro vaffanculi o semplici distinguo.
Dice Marco:
Oè dott. da che ti leggo credo sia la prima volta che registro un sereno e compatto anchecheno alle tue proposte.
Qui il problema mi pare sia chiaro: i corrotti non piacciono a nessuno, e magari qualche misura grillina (mandati limitati ecc) li ridurrebbe, ma: e la politica? cioè, una visione politica, un indirizzo di fondo riconoscibile, una strada indicata con chiarezza? Non pretendo il nitore quasi elementare (ma funzionale) della campagne elettorali americane, ma a me il mantra problema/soluzione è l’unica cosa che può farmi muovere il culo e andare alle urne, o perchè ce n’è uno che mi piace o per stoppare uno che penso sbagliato. Come la pensa un grillino sulla patrimoniale? Che rapporti pensa di mantenere con Israele se bombarderà l’Iran? Che dicono del mercato del lavoro? ecc.
Ok non è che li segua più di tanto, ma a me arrivano solo i vaffanculo, o stronzate di una tale bestialità, come la “dichiarazione preventiva” di utilizzo dei tributi (ma si è mai sentita una cazzata del genere?) da farmi apprezzare un monologo di Vendola, lisca compresa.
Considerato che per i commenti così-così Marcolino non spreca le maiuscole di inizio periodo, questo deve essere un parto sentito.
Ah, colgo l’occasione… Ho una certa età ed un discreto grado di bollitura, nonchè un preoccupante calo dell’attenzione. Se poi vi ci mettete pure voi con la scrittura creativa, quella senza maiuscole e punteggiatura, quella per cui il maestro Gavazza vi avrebbe minacciato con la mano di legno, per poi, purtroppo, appiopparvi uno schiaffone con la mano buona, quella con cui faceva tutto da cinquant’anni, ecco… con quel tipo di scrittura mi fate fare una fatica…
Colpa mia, eh, sia chiaro, ma proprio non riesco ad abituarmi.
Comunque vi ringrazio per la buona abitudine di evitare l’esse-emme-essese, cosa che, per altro, porterebbe all’immediata cancellazione del commento o a un sano vaffanculo, dipende dall’umore.
Tornando a noi, caro Marcolino, te lo dico io come la pensa un grillino, inteso come candidato e non come elettore, sui temi che tu proponi:
al 90% la penserà al contrario del sottoscritto.
Ma io lo voto lo stesso.
Perchè?
Un pochino ormai mi conosci e avrai già capito che se mi propongo di votare per chi la pensa diversamente da me, per la spiegazione non bisogna scomodare alti ideali e massime immortali del tipo:
Non la penso come te ma sarei disposto a dare la vita perchè tu possa esprimere liberamente le tue idee.
Ecco, se non la pensi come me puoi pure crepare, o quanto meno andare a dar via il culo, altro che tante nobili balle…
Va be’, non proprio, comunque se cercate qualcuno che doni la vita per voi,
♫ è inutile bussare,
♫ qui non vi aprirà nessuno…
Io voterei il grillino per il semplice motivo che credo di aver capito le intenzioni di Grillo: tirare su un po’ di voti e un po’ di facce nuove della politica, abbastanza da spaventare i politici che già conosciamo, al punto da indurli a fare essi stessi le cose che minaccia di fare lui.
Vuoi mica che Grillo sia convinto di andare al governo, no?
E se anche ne fosse convinto, non ci riuscirà.
È sufficiente che i suoi avversari, più per paura che per amore, si mettano insieme anzichè presentarsi divisi come alle amministrative, e la maggioranza che sostiene Monti, se coesa, è sufficiente per governarci a vita, gli altri possono fare ciò che vogliono.
Ma se in Parlamento cominci ad avere una ventina di rompicoglioni che tutti i giorni propongono tagli degli sprechi e cancellazione dei benefici più assurdi, non puoi continuare ad ignorarli, prima o poi qualcuno che ha votato per Alfano, Bersani o Casini gliene chiederà conto sì o no?
Intanto, nella mia infinita onestà, comincio a realizzare che Grillo qualche cagata me l’ha già fatta fare.
Solo grazie al suo appoggio -e alla decisione di non votare mai più per i soliti banditi- per le ultime Europee ho votato De Magistris e Sonia Alfano.
Il primo, dopo tre giorni, se n’è andato a fare il sindaco di Napoli, la seconda l’ho sentita oggi, per la prima volta, in collegamento con il TG di Sky, mentre sbrodolava immani cazzate -davvero, sembrava Filippo Tommaso Marinetti e le sue parole in libertà- a proposito dell’attentato di Brindisi.
Mi consolo pensando che voto per degli imbecilli da più di trent’anni, quindi…
Continua.
Dottordivago