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Archive for 4 ottobre 2011

Per una volta, un instant post.
Se Dio vuole, è finita.
Male, secondo me.
Dico la verità, sono assolutamente convinto che “Schifosa Amanda” e “Uomo di merda Raffaele” siano colpevoli ma meglio, molto meglio avere due colpevoli in libertà -due più, due meno…- piuttosto che la lontanissima possibilità di tenere due innocenti in galera.

Odio l’accanimento mediatico, quindi non ho seguito la vicenda, però il fatto che la zoccola abbia accusato Lumumba è assolutamente qualificante: il loro complice era Rudy Guede, il negher, così l’unica testa “pensante” del gruppo ha pensato bene di depistare le indagini dal negher giusto e indirizzarle su Lumumba. Certo, lei in quella casa ci viveva, quindi se fosse stata vista lì intorno non ci sarebbe stato niente di strano; Raffaele in quel periodo la trombava, quindi anche lui era di casa.
Il negher no, non c’entrava ed era quello più evidente, quello più facile da notare nei pressi del luogo del delitto.

Dirty Amanda ha chiare due cose: in quanto animaccia nera sa benissimo che la miglior balla è una mezza verità e, in quanto americana, conosce il principio per cui “basta che ci sia un negro da mettere dentro”.
E fa mettere lo zumbòn buono in carpione, mentre quello cattivo tela in Germania.

Poi mi fermo, non conosco i particolari, non so come abbia spiegato il fatto di sapere che Lumumba era là se lei, contemporaneamente, era a casa di Ommimmerda Rafè.
Resto dell’idea che se dici una balla del genere è per coprirne una più grossa.

Anche il negher non la racconta giusta: appena arrestato dichiara che era al cesso, è uscito e ha visto un uomo e una donna, ma non sa chi fossero; poi, a giugno di quest’anno, dichiara che si trattava proprio della strana coppia: probabilmente gli avvocati delle famiglie dei due neo-innocenti avranno tardato a versare la rata per pagare il silenzio del capro espiatorio.
Funziona spesso così, uno dei motivi per cui i negher finiscono dentro più facilmente: chi ha meno da perdere va in galera, chi ha il grano resta fuori, gli foraggia la permanenza in gabbia e gli fa trovare una specie di liquidazione per quando esce.
Ha preso 16 anni tre anni fa, fra quattro è fuori…

Piuttosto, tanto per cambiare, vorrei fare i miei più sentiti complimenti a chi indagava sul caso, non so se Polizia o Carabinieri.
Lo dico sempre: sono dipendenti pubblici, con l’attaccamento al dovere e l’efficienza che contraddistingue la categoria.
È proprio notizia di poco tempo fa che il filippino che vent’anni fa ha ucciso la contessa, quella dell’Olgiata, è stato incastrato grazie alla prova del DNA, mezzo d’indagine che non esisteva ai tempi dell’omicidio.
Peccato che si è scoperto in questi giorni un’intercettazione dell’epoca, in cui il principale sospettato cercava di vendere i gioielli rubati alla vittima; magari, tenerlo d’occhio e prenderlo con le dita nella marmellata sarebbe stata una buona idea ma chi doveva gestire l’indagine, probabilmente ha pensato che era quasi ora di andare in ferie, ma “appena torno…”

Una volta esisteva l’attività investigativa, che risolveva il 5% dei casi, e la soffiata, che permetteva di risolvere gli altri.
Oggi c’è la soffiata ma è un po’ messa in ombra dalle intercettazioni, unica forma di attività, per così dire, investigativa rimasta.

OH IMBECILLI, NON POTEVATE DARE UN PAIO DI CELLULARI AI QUEI DUE LA’?
Massimo un paio di giorni e… zacchete, beccati.
E invece no, mi vanno a tirare fuori il DNA e fanno il solito casino.

Ma si può mettere in galera due persone sulla base della “compatibilità” del DNA?
Un gruppo sanguigno può essere compatibile, il DNA deve essere certo.
Cosa vuol dire “compatibile”? Vi basta il 99,9% per considerare una cosa “compatibile”?
Due individui non legati da rapporti di parentela hanno in comune ben il 99,9% di sequenza di DNA, quindi sono già a livelli di quasi certezza se dichiaro che ad uccidere Meredith è stato un essere umano, altro che compatibilità…
Il genoma dello scimpanzé è per il 98.77% identico a quello umano: mmm… a pensarci bene, non mi sono mai fidato delle scimmie… Ce n’era qualcuna in zona, quella sera?
E se per “compatibilità” ci facciamo bastare percentuali inferiori, potrei aprire una nuova pista: alcuni ricercatori rivelano una somiglianza del 75% fra il DNA dell’uomo e del verme nematodo.

Attaccarsi a prove “scientifiche” inattendibili equivale a dare un piede di porco ai difensori, con il quale possono scardinare la più agguerrita delle accuse.
Sarebbe bastato lasciarli liberi prima e tenerli d’occhio: si sarebbero trombati con le loro mani.
Ma sono l’unico che vedeva il tenete Colombo?

Dottordivago

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