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Archive for 5 ottobre 2011

buonanotte bettina

Poco tempo fa pensavo che uno di questi giorni qualcuno avrebbe dato l’allarme e si sarebbe diffusa la notizia che la tomba di Craxi è stata profanata, salvo rientrare tutto dopo il ritrovamento del feretro, qualche centinaio di metri più in là, in un cunicolo.
Nessuna profanazione, nessuna richiesta di riscatto: semplicemente, la cassa si sarebbe spostata a causa del vorticoso rigirarsi nella tomba del povero Bettino, che avrebbe trasformato la cassa stessa in una specie di talpa della TAV.

Per fortuna dei suoi parenti (forse mai come in questo caso “sono sempre i migliori che se ne vanno”…) non succederà: finalmente, l’ultimo uomo che ha governato l’Italia, nonchè uno dei più grandi ladri che la storia ricordi, nonchè l’unico tra tutti i ladri che abbia minimamente pagato per le sue colpe con la latitanza, finalmente può riposare in pace: la discendenza politica è assicurata.

Craxi aveva risolto un difficilissimo problema:

dato un 10/12% di voti, il candidato dovrà governare l’Italia, alla faccia di due competitori che dispongano di circa il 30% ciascuno.

La grande trovata è stato l’uovo di Colombo: ha trasformato gli avversari in compari e il gioco è fatto.
Onore al merito, non è stato facile: per anni ha detto una cosa a uno e un’altra all’altro, riuscendo, da gran giocoliere, a tenere per aria svariate palline senza farne cadere una.

Il suo erede non è così bravo, è più ignorante, più grezzo e meno abile ma compensa tutto con altre doti, oggi importantissime: la faccia come il culo e la totale infamità.

Ovviamente non sto parlando del delfino di Bettino, del predestinato, cioè Silvio Berlusconi.
Quello di cui parlo è svariati livelli sotto al Berlusca, sia parlando di nobiltà d’animo che di statura morale.
Più in basso di Berlusconi come statura morale? E chi è, Andrej Chikatilo, il cannibale di Rostov?
No, anche perchè Berlusconi, lasciando perdere le questioni derivanti dalla figa, non è proprio un infame al cubo: se decide di farsi qualche legge salva-azienda (ieri) o salva-culo (oggi), lui ci mette la faccia, spesso perdendola, ma ce la mette.
E almeno ci prova, a fare qualcosa, nel bene e nel male. 
Insomma, piuttosto che una grave malattia o un lutto in famiglia, è ancora meglio Silvio che qualcun altro: almeno lui fa ridere. Inoltre, lui da una parte e il PD dalla stessa (vi aspettavate “dall’altra”, eh?…) detengono più o meno un 30% a testa, come le palline che Bettino faceva girare.

E quindi?
Sto forse parlando del 10% del fantomatico Terzo Polo? Quello con più aspiranti leader che elettori?
No, questi sono galantuomini, anzi, sono la nobiltà della politica italiana e, come i veri nobili, non fanno un cazzo: quelli più abili riescono a mantenere ciò che hanno ereditato, quelli meno capaci tirano a campare erodendo lentamente il capitale, in attesa di un buon matrimonio con qualche famiglia di arricchiti.

Di Pietro? Fuochino, ma non ci siamo. È un bell’infamino, eh, niente da dire: già riceveva strani regali quando era magistrato, oggi mi dicono che accende mutui a raffica per acquistare immobili che poi affitta al partito, che così gli paga il mutuo; oggi è in polemica con parte dei suoi per aver fatto entrare in politica anche il figlio, al grido di “mio figlio è uno come gli altri e ne ha il diritto”.
No, non sarebbe proprio così, un vero leader ha degli obblighi: vi ricordate la Guerra delle Falkland? La Thatcher, che l’aveva voluta, ha fatto stare a casa il figlio, la regina no, ha voluto che il figlio minore si imbarcasse: il vero leader ha dei doveri, i suoi figli anche.
Ma Di Pietro, rispetto al neo-Bettino, è ancora farina per fare le ostie.

Scilipoti e i Responsabili? 
Per favore… stiamo comunque parlando di uomini, non di burattini.

Va beh, mi sembra che non ne siano rimasti molti altri, no?
È chiaro che sto parlando di Bossi e della Lega, i veri Socialisti del terzo millennio. Buonanotte, Bettino, riposa tranquillo, la discendenza è assicurata. 
E dire che, un po’ di anni fa, qualche voto alla Lega l’ho pure dato… coglione.

’Sti zozzi non hanno mai detto una cosa in piazza e fatto lo stesso in parlamento, salvo le cose che portano vantaggi a loro, non al Nord, sia ben chiaro.
Questi parlano del Nord e della inesistente Padania, parlano di secessione, parlano (parlavano) di riportare moralità nella politica…
Niente, assolutamente niente di reale è stato fatto e manco c’è la volontà di farlo: peggio e più falsi dei comunisti, che instauravano dittature “per il bene del popolo”.
Parlano di secessione perchè sanno benissimo che è una cosa irrealizzabile, così con il Berlusca e il loro 10% governano comandano l’Italia.
Se fossero persone serie parlerebbero di “autonomia”, che esiste ed è legale, vedi alle voci “Valle d’Aosta, Trentino, Friuli, Sicilia e Sardegna”, i figli belli, alti, biondi con gli occhi azzurri, i figli prediletti della Repubblica, non come noi figli di puttana…
Il fatto è che l’80% delle zozzerie politiche e finanziarie si fanno al Sud e rinchiudersi in una sorta di buen retiro da Firenze in su sarebbe proprio come la vecchia storia di quello che si è tagliato le balle per far dispetto alla moglie.

Questi parlano di meritocrazia…
Avete mai visto in Italia un esempio di nepotismo più smaccato della storia del Trota?
Anche Bettino aveva lanciato il figlio in politica, il quale figlio, una volta trovatosi solo, non dico che ha imparato a nuotare ma almeno a stare a galla. E poi, Bobo Craxi farà schifo, ma sa leggere e scrivere.
Per il Trota è diverso: tolte le case regnanti, per cui è normale passare l’incarico al successore di sangue, l’ultimo padre che ha così smaccatamente favorito il lancio del figlio è stato Kim Il Sung con Kim Jong-il.
E Gheddafi con Saif, se gli avessero lasciato il tempo.

Infami leghisti di merda.
Parlano di ridurre i costi della politica, poi sono disposti a tutto pur di salvare Province e Comunità Montane, dove hanno messo radici, o ottenere un po’ di inutili -ma costosi- uffici ministeriali a Monza, quelli in cui compaiono le foto di Napolitano e Bossi. Come quelli che, al cimitero, mettono un cero con Papa Giovanni e un altro con… il frate… dài, che avete capito… quello che porta sfiga… sapete che non lo nomino mai…

«Le pensioni della povera gente non si toccano!»
Ehm… ‘Berto, veramente si parlava delle vostre… comunque, far finta di non capire, vista la lucidità del personaggio, non è così scandaloso.

Roma ladrona?
Almeno una volta i politici romani giravano con la Thema, prima ancora con la Croma e prima ancora con l’Argenta.
Oggi che sono arrivati i lumbard, Montecitorio sembra il Bundestag: Audi, BMW e Mercedes, punto e basta; le Thesis o le 159 sono per gli usceri che devono fare qualche commissione.

L’intellighenzia romana li ha sempre snobbati perchè sembrano ignoranti; per carità, qualche bell’esemplare di cretino ce l’hanno, eh… niente da dire.
Ma non sono stupidi. 
Direi piuttosto una versione aberrante del “contadino scarpe grosse e cervello fino”.
Ma imparano in fretta, anche gli intrighi di corte.
Bossi è bollito? Ci pensa Maroni, ma il vecchio bavoso serve ancora a far vibrare di orgoglio padano i cuori a Pontida e dispone sempre dei suoi pretoriani.
E Tremonti?
È completamente rincoglionito o ne sta studiando qualcuna con qualcuno?
Propenderei per la prima ipotesi, dopo l’uscita sui mille euro alla settimana per la casa romana, soldi in nero, cacciati dal Ministro dell’Economia… eh?…
Poi c’è quella che “cala lo spread della Spagna perchè là si va a votare…”

Giulio… o ti sposti un po’, che lì il cervello non prende, o ci fai capire cosa sta succedendo.
Al posto del Berlusca non dormirei tranquillo, con gente del genere che giura fedeltà eterna…

Morale della favola: perchè ho scritto ‘ste quattro stronzate?
Solo perchè c’è un signor pezzo grosso della Lega che continua ad inviarmi una newsletter mensile, rivolgendosi “all’imprenditore e all’Uomo del Nord” quale io sono.
Ecco, la prossima volta clicco “rispondi” e gli mando il link di questo post.
Come con le donne: ho sempre faticato a mandarle a cagare…

Dottordivago

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