A Yalta, in quel febbraio 1945, Roosevelt era in mezzo a una strada e non capiva neanche più da che parte era girato ma il vecchio Winston Churchill era ancora bello lucido e capiva che la guerra era praticamente vinta ma a fianco di un alleato che era molto, molto peggio dell’avversario: era il nemico. Dalla piega che stavano prendendo le cose, il vecchio Winston capiva di aver vinto la guerra sbagliata: non che fosse sbagliato abbattere Hitler, tutt’altro; ma si rendeva conto che se Baffetto non l’avesse fatta fuori dalla tazza, il futuro europeo e mondiale sarebbe stato migliore con una forte Germania che non con quel pezzo di merda di Baffone.
E poi arrivo io.
Mi sono discretamente sbattuto per i referendum, mi sono impegnato nell’opera di convinzione di un tot di amici e, tutti quanti insieme, ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto.
Purtroppo.
Questa vittoria corona un fallimento, il fallimento di un Paese che non ha più regole, leggi e morale, un Paese in cui è meglio rinunciare a cose che sarebbero sacrosante pur di non vederle realizzate male, come sarebbe stato per la gestione dell’acqua o non realizzate per niente, come sarebbe accaduto per il nucleare, però con tutti i costi economici della realizzazione.
E poi ci riproveranno.
Un po’ Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica (Madonna, che nostalgia…), un po’ il Nuovo Che Avanza (siamo a posto, siamo…), poi il Quindicennio (abbondante) Berlusconiano, fatto sta che a riproporre il nucleare, dopo un referendum che doveva affossarlo, ci hanno messo quasi un quarto di secolo.
Ci vorrà molto meno per cambiare due virgole e riproporre la gestione dell’acqua agli amici degli amici, ci vorrà ancora meno per presentare un’altra legge salva-culo per Berlusconi.
Grillo dice sempre
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi nemmeno.
Pessime notizie, Beppe: loro non si arrenderanno mai e gli conviene, cazzo, se gli conviene.
Noi ci stancheremo, fidati.
E poi c’è il mio fallimento personale, caro Winston: come te, ho vinto una guerra sbagliata, a braccetto con un alleato che non è neppure un avversario: è il Nemico.
E resta da capire quanto sia alleato: Bersani e Di Pietro, che ballano sul carro dei vincitori come viados al Gay Pride, mi fanno ancora più schifo di chi si è sempre schierato contro i referendum.
Di Pietro ha raccolto le firme, ok, poi ha rischiato di mandare tutto a puttane quando, insieme a Bersani, hanno fatto mancare i voti per l’accorpamento dei referendum alle Amministrative, cosa che avrebbe garantito il raggiungimento del quorum: sembrava, il loro, un impegno di facciata, una cosa che facevano senza reale convinzione, solo per tenere un po’ sulla corda il governo, nella speranza che gli venisse offerta una bella fetta di torta idro-nucleare.
Ce l’abbiamo fatta comunque ma adesso li chiediamo a loro i trecento e rotti milioni di euro che sono ballati per una tornata elettorale in più?
Poi c’è don Pierferdinando che reclama i suoi meriti:
Il quorum è stato raggiunto perchè abbiamo mandato alle urne i nostri elettori.
I vostri elettori? Tutti e venticinque?
Di Nicoletta Vendola e dei suoi simili non voglio neanche parlare: non so tra me e loro chi è migliore, so solo che io sono diverso e che abbiamo combattuto la stessa guerra con motivazioni diverse.
Loro sono felici, ballano nelle piazze…
Banda di cazzoni… Pregate che il nucleare funzioni ancora a lungo nei Paesi che ci vendono l’energia: il petrolio arriverà a costi proibitivi e sarà sempre più riservato all’industria chimica e all’autotrazione, visto che trenta grammi di benzina sviluppano la stessa energia contenuta in trenta kilogrammi delle migliori batterie e che, chissà per quanti anni ancora, mandare avanti una macchina con l’elettricità sarà come tappezzare un muro con le banconote.
Scartando il carbone, che è quasi peggio del nucleare, produrremo energia con il metano? Speriamo. Speriamo che Putin non litighi con quelli che si trovano tra noi e lui e che il metano continui ad arrivare, visto che manco di rigassificatori si deve parlare, così restiamo letteralmente “attaccati alla canna del gas”.
Oppure possiamo cagare in un bidone e farci il metano in casa…
Vedremo cosa si inventeranno con le rinnovabili, che comunque sono una parte della soluzione, non sono La Soluzione.
Per il futuro, nel dubbio, teniamo a portata di mano una stufa a legna per l’inverno, un bel ventaglio per l’estate e le candele per la notte, che non si sa mai.
Tutti i miei alleati pensano di aver cambiato il mondo, io mi accontento di aver provocato un’impercettibile crepa nel basamento che sorregge Berlusconi, un po’ come per la storia Pisapia/Moratti, altra amara vittoria: io vorrei più cattiveria, più rispetto delle regole, più calci nel culo; invece mi ritrovo a gioire per la vittoria di uno schieramento che propone solo lassismo, buonismo e fancazzismo.
Però imparano in fretta: Tabacci, neo Gran Mogol del Bilancio, reggente dei cordoni della borsa del comune di Milano, ha già dichiarato che non lo sfiora neppure il pensiero di rinunciare alla poltrona di parlamentare.
Riguardo a Torino non mi sono ancora informato: mi dite cosa farà Fassino?
E io devo mordere nel limone e dire che è dolce, devo gioire per la vittoria di questa gente perchè così Berlusconi, che ci ha messo la faccia, ha preso uno sberlone ed anche perchè sono incazzato con la mia parte. La Moratti non ha mai mantenuto le promesse “di destra”: ci si limita a qualche “tolleranza zero” promesso ogni tanto e qualche invettiva a microfoni spenti contro zingari e stranieri in genere, giusto per tener buoni due leghisti.
Sono più sfigato di Harry Bosch, il campione del mondo di Vittoria Amara.
Non lo conoscete? Nei gialli di Michael Connelly è il miglior poliziotto di Los Angeles: risolve tutti i casi, scopre sempre i colpevoli.
Peccato che una volta c’è invischiato un politico, quindi tutto viene insabbiato; la volta dopo c’è di mezzo uno scandalo interno nella stessa polizia di L.A.; poi è la volta di uno ricco come il mare che si compera il processo; se non ci sono interessi terzi, il colpevole è il suo migliore amico e, bene che vada, il suo capo lo degrada e la sua nuova fiamma, di cui è già perdutamente innamorato, lo manda a cagare.
Insomma, per lui come per me, se queste sono le vittorie, chissà quando buschiamo di brutto…
Dottordivago
Io sono per cagare nel bidone. Poi mandiamo tutto a Bersani e soci e gli chiediamo di rigassificare.
Caro Dottore,
la tua amarezza non è la mia, stai molto meglio.
Il nostro paese è lo stadio, si sentono solo gli ultras, e o sei con me o contro di me.
La dialettica e le idee sono ridotte a chi non salta è milanista (ho saltato..riflesso condizionato).
In questo contesto mi sento senza rappresentanza.
Non mi resta che guidare contromano, nel flusso son certo di sbagliare!
Spero negli extraterrestri!
Sempre vostro, neo fideista Paolo
le mangerie si fottono il paese e questo il popolo non lo tollera più, perchè un privato deve guadagnare con l’acqua? se c’è da guadagnare facciamolo con il comune e non per arricchire lo stronzetto di turno ammiccato con il politico.
detto questo abbiamo perso tutti………
mi sono sempre chiesto -e magari è la volta buona che qualcuno su questo blog mi risponde- se l’alcool, in quanto liquido infiammabile, possa essere usato per autotrazione? voglio dire..ho sentito parlare di motore ad alcool (forse un prototipo?) e visto che il suddetto si può produrre tramite la fermentazione di praticamente tutte le sostanze organiche (tranne le mie caccole: ho provato!) è una fonte inesauribile..certo magari non avrà il potere detonante della benza, e magari per i primi decenni dovremmo girare con un’autocisterna come serbatoio, ma possibile nessuno lo prenda in considerazione?
illuminatemi, vi prego…
Ghe pensi mi.
In Brasile l’alcool è usato quasi più della benzina, visto che costa meno ma rende circa un 30% in meno.
Il bello è che ne hanno un mucchio, prodotto con la fermentazione degli scarti della canna da zucchero, il brutto è che è sostenibile lì, un paese grande 28 volte l’Italia, con milioni di km quadrati di canna e con costi di manodopera ridicoli: da noi dovremmo stare senza mangiare per produrre l’alcool.
Se fosse la panacea di tutti i mali, non si spiegherebbe come mai la Petrobras è la compagnia petrolifera più attiva del mondo nella ricerca di nuovi giacimenti.
Tra l’altro, per invogliare gli automobilisti al consumo di alcool (nel serbatoio, ovvvio…), è praticamente vietata l’importazione dei nostri turbodiesel, che vanno il doppio dello stesso motore ad alcool e consumano la metà; esistono solo sulle jeep ma lì c’è una tassazione particolare.
Nota di colore: l’alcool della pompa non è mischiato a benzina e, che io sappia, non è denaturato o lo è leggermente: infatti non è raro vedere qualche straccione, tra i più rovinati, che si avvicini a uno che sta facendo il pieno, se ne faccia versare un po’ in una bottiglia di plastica e … cin cin, un brindisi a 90 gradi!
@Diego – L’alcool è usato da tempo per l’autotrazione, se non sbaglio in Brasile, e qui il nostro ospite ci dovrebbe essere maestro, è impiegato in miscela al 75% con la benza.
Mettiamola così:sei contento che abbiano vinto i Si?Assolutamente, che poi tutti salgono sul carro dei vincitori non mi stupisce più di tanto (alle elezioni non perde mai nessuno).non sono idealista ma credo che se la ricerca ha portato ad avere un oggetto grande come un’unghia dove ci sta dentro la memoria del mondo credo che qualche alternativa energetica ci possa in futuro essere.
Alle ultime elezioni non ho votato perchè mi son rotto del meno peggio ma non mi sento comunque assolto.I si al referendum han fatto vedere un’ Italia migliore di chi ci governa…ogni tanto ci vuole un sospiro di sollievo.
Mah, che dire… io sono contenta solo che sia passato il “sì” al legittimo impedimento, visto che le più alte cariche dello stato dovrebbero godere già dell’ immunità parlamentare. E’ vero che non ci mettono niente a cambiare la legge e riproporla, eh…
Per quanto riguarda gli altri tre referendum, io ho votato NO dopo lunga riflessione e documentazione, quindi ovviamente non condivido la gioia dei vincitori.
Loro non si arrenderanno mai, è vero. E noi continueremo a pagargli un lauto stipendio.
Hitler ha fatto l’errore di Napoleone mettersi contro il più grosso.Il mio amico Roberto è alto 2 mt. e pesa 105 Kg. e fa il contadino.Dio ha fatto un miracolo:lo ha fatto BUONO é capitato raramente di vederlo incazzato, diciamo che è meglio non “svegliar can che dorme”..Dalle nostre parti si dice”bon ma non cojon !”Quindi sottovalutare le persone e gli eventi non va mai bene.Diciamo che del piano energetico di Scajola mi fido più Rubbia o di Riina che mantiene quel che dice.
picchiare sui politici andrà anche bene. e i cittadini? eccoli qua
http://www.ilfoglio.it/cambidistagione/716
ragione su quasi tutta la linea…a parte Hieronymus “Harry” Bosch ed il vendolino…neanche a me piace troppo Nichi, ma non credo sia giusto prenderlo in giro perché gaio. Non mi piace perché usa la retorica degli anni ’70 in salsa politichese ristretta e regala soldi regionali a Don Verzè (“bizzarri finanziamenti della regione Puglia al sodale del premier Don Verzé per la costruzione del plesso San Raffaele del Mediterraneo in quel di Taranto” cito dal sito italiaterranostra ) che farà del bene ma sempre di sanità privata si tratta, oppure perchè fa comunella con la Marcegaglia ma si guarda bene dal dirlo, il presunto comunista. Vendola non mi piace e rompe il centrosinistra, punto. Le sue alleanze sembrano inconcepibili per uno che si agita sotto lo stendardo Sinistra Ecologia e Libertà, nientecavolodimenoche!!! Ma Bosh è un’altra roba…sfigato si ma con che carrettate di classe!! Non ce lo mischio proprio…è chiaro come l’acqua appena dopo la bastonata di Mosè alla roccia, perdio!
Benvenuto comunque, anche se non ti applichi…
Infatti ho tirato in ballo Harry Bosch all’interno di un paragone assai più nobile: l’altro sfigato come lui, che anche quando vince soffre, sono io…
Io, e non la Nicoletta che hai perfettamente inquadrato, la cui gaiezza è proprio l’ultimo dei miei problemi. Diciamo che, dovendo parlar male di qualcuno, quella tendenza viene da me considerata circostanza aggravante, come la statura di Brunetta: non ne hanno colpa ma, per dare maggior vigore al colpo, va bene.