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Archive for 14 giugno 2011

Yalta_summit_1945_with_Churchill,_Roosevelt,_Stalin

A Yalta, in quel febbraio 1945, Roosevelt era in mezzo a una strada e non capiva neanche più da che parte era girato ma il vecchio Winston Churchill era ancora bello lucido e capiva che la guerra era praticamente vinta ma a fianco di un alleato che era molto, molto peggio dell’avversario: era il nemico. Dalla piega che stavano prendendo le cose, il vecchio Winston capiva di aver vinto la guerra sbagliata: non che fosse sbagliato abbattere Hitler, tutt’altro; ma si rendeva conto che se Baffetto non l’avesse fatta fuori dalla tazza, il futuro europeo e mondiale sarebbe stato migliore con una forte Germania che non con quel pezzo di merda di Baffone.

E poi arrivo io.
Mi sono discretamente sbattuto per i referendum, mi sono impegnato nell’opera di convinzione di un tot di amici e, tutti quanti insieme, ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto.
Purtroppo.

Questa vittoria corona un fallimento, il fallimento di un Paese che non ha più regole, leggi e morale, un Paese in cui è meglio rinunciare a cose che sarebbero sacrosante pur di non vederle realizzate male, come sarebbe stato per la gestione dell’acqua o non realizzate per niente, come sarebbe accaduto per il nucleare, però con tutti i costi economici della realizzazione.

E poi ci riproveranno.
Un po’ Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica (Madonna, che nostalgia…), un po’ il Nuovo Che Avanza (siamo a posto, siamo…), poi il Quindicennio (abbondante) Berlusconiano, fatto sta che a riproporre il nucleare, dopo un referendum che doveva affossarlo, ci hanno messo quasi un quarto di secolo.
Ci vorrà molto meno per cambiare due virgole e riproporre la gestione dell’acqua agli amici degli amici, ci vorrà ancora meno per presentare un’altra legge salva-culo per Berlusconi.
Grillo dice sempre

Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi nemmeno.

Pessime notizie, Beppe: loro non si arrenderanno mai e gli conviene, cazzo, se gli conviene.
Noi ci stancheremo, fidati.

E poi c’è il mio fallimento personale, caro Winston: come te, ho vinto una guerra sbagliata, a braccetto con un alleato che non è neppure un avversario: è il Nemico.
E resta da capire quanto sia alleato: Bersani e Di Pietro, che ballano sul carro dei vincitori come viados al Gay Pride, mi fanno ancora più schifo di chi si è sempre schierato contro i referendum.
Di Pietro ha raccolto le firme, ok, poi ha rischiato di mandare tutto a puttane quando, insieme a Bersani, hanno fatto mancare i voti per l’accorpamento dei referendum alle Amministrative, cosa che avrebbe garantito il raggiungimento del quorum: sembrava, il loro, un impegno di facciata, una cosa che facevano senza reale convinzione, solo per tenere un po’ sulla corda il governo, nella speranza che gli venisse offerta una bella fetta di torta idro-nucleare.

Ce l’abbiamo fatta comunque ma adesso li chiediamo a loro i trecento e rotti milioni di euro che sono ballati per una tornata elettorale in più?

Poi c’è don Pierferdinando che reclama i suoi meriti:

Il quorum è stato raggiunto perchè abbiamo mandato alle urne i nostri elettori.

I vostri elettori? Tutti e venticinque?

Di Nicoletta Vendola e dei suoi simili non voglio neanche parlare: non so tra me e loro chi è migliore, so solo che io sono diverso e che abbiamo combattuto la stessa guerra con motivazioni diverse.
Loro sono felici, ballano nelle piazze…
Banda di cazzoni… Pregate che il nucleare funzioni ancora a lungo nei Paesi che ci vendono l’energia: il petrolio arriverà a costi proibitivi e sarà sempre più riservato all’industria chimica e all’autotrazione, visto che trenta grammi di benzina sviluppano la stessa energia contenuta in trenta kilogrammi delle migliori batterie e che, chissà per quanti anni ancora, mandare avanti una macchina con l’elettricità sarà come tappezzare un muro con le banconote.

Scartando il carbone, che è quasi peggio del nucleare, produrremo energia con il metano? Speriamo. Speriamo che Putin non litighi con quelli che si trovano tra noi e lui e che il metano continui ad arrivare, visto che manco di rigassificatori si deve parlare, così restiamo letteralmente “attaccati alla canna del gas”.
Oppure possiamo cagare in un bidone e farci il metano in casa…

Vedremo cosa si inventeranno con le rinnovabili, che comunque sono una parte della soluzione, non sono La Soluzione.

Per il futuro, nel dubbio, teniamo a portata di mano una stufa a legna per l’inverno, un bel ventaglio per l’estate e le candele per la notte, che non si sa mai.

Tutti i miei alleati pensano di aver cambiato il mondo, io mi accontento di aver provocato un’impercettibile crepa nel basamento che sorregge Berlusconi, un po’ come per la storia Pisapia/Moratti, altra amara vittoria: io vorrei più cattiveria, più rispetto delle regole, più calci nel culo; invece mi ritrovo a gioire per la vittoria di uno schieramento che propone solo lassismo, buonismo e fancazzismo.
Però imparano in fretta: Tabacci, neo Gran Mogol del Bilancio, reggente dei cordoni della borsa del comune di Milano, ha già dichiarato che non lo sfiora neppure il pensiero di rinunciare alla poltrona di parlamentare.
Riguardo a Torino non mi sono ancora informato: mi dite cosa farà Fassino?

E io devo mordere nel limone e dire che è dolce, devo gioire per la vittoria di questa gente perchè così Berlusconi, che ci ha messo la faccia, ha preso uno sberlone ed anche perchè sono incazzato con la mia parte. La Moratti non ha mai mantenuto le promesse “di destra”: ci si limita a qualche “tolleranza zero” promesso ogni tanto e qualche invettiva a microfoni spenti contro zingari e stranieri in genere, giusto per tener buoni due leghisti.

Sono più sfigato di Harry Bosch, il campione del mondo di Vittoria Amara.
Non lo conoscete? Nei gialli di Michael Connelly è il miglior poliziotto di Los Angeles: risolve tutti i casi, scopre sempre i colpevoli.
Peccato che una volta c’è invischiato un politico, quindi tutto viene insabbiato; la volta dopo c’è di mezzo uno scandalo interno nella stessa polizia di L.A.; poi è la volta di uno ricco come il mare che si compera il processo; se non ci sono interessi terzi, il colpevole è il suo migliore amico e, bene che vada, il suo capo lo degrada e la sua nuova fiamma, di cui è già perdutamente innamorato, lo manda a cagare.

Insomma, per lui come per me, se queste sono le vittorie, chissà quando buschiamo di brutto…

Dottordivago

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