…l’ammiccante ed autoreferenziale
Dottordivago, blogger per signora
Devo rifare i biglietti da visita, meglio tornare al più intimista
Dottordivago, romantico cavaliere dal forte
braccio, brillante ingegno e cuor di fanciullo
Non per altro, è che qui “non si spela una figa”.
Non in senso depilatorio, per carità, è solo un’espressione delle mie parti che sta per “non si vede”, “non si tocca”, “non si manifesta”.
E devo anche riconoscere che, contrariamente alla pregnanza semantica che caratterizza il gergo alessandrino, non la ritengo molto appropriata: “spelare”… perchè “spelare”?. No, non mi quaglia… ma cosa vuoi mai, l’abitudine…
In poche parole, come mi faceva notare MarcoVal, qui c’è la stessa popolazione femminile che si potrebbe trovare su un pianeta la cui gravità non consente l’impiego del tacco 12, un mondo in cui la religione vieta l’uso del plaid sul divano, non esistono cellulari, sottobicchieri e patenti di guida regalate.
Un posto come a militare. Anzi, è da qualche anno che molte caserme, in confronto a ‘sto blog, sono dei ginecei, degli sterminati giacimenti di figa.
Oh… pazienza, cosa devo dire?
Non corro dietro ai lettori in genere, senza fare differenze di sesso, infatti non metto tag da anni, non ho una newsletter e non pubblico i post sui social network, salvo che si verifichi un fatto o una situazione che mi permetta di affermare «L’avevo detto, io…». E succederà una volta all’anno.
Io, qui, scrivo finchè ci sarà uno che mi risponde e se un giorno, dopo una decina di post scritti, nessuno si sarà preso il disturbo di scrivere due parole… be’, continuerò a scrivere comunque, quando ne avrò voglia.
Se un naufrago possedesse migliaia di bottiglie, risme di fogli e pacchi di matite, forse smetterebbe di mandare messaggi perchè nessuno gli risponde?
E a parte il piacere di farlo, per me è un esercizio utile: a volte scrivere un pensiero è il miglior modo per capire se quella cosa la pensi davvero.
Al contrario, sono un pessimo lettore, bloggisticamente parlando: è raro che abbia tempo per scrivere, figurati per andare a zonzo sui blog degli amici…
Può capitare, ma è raro (alla faccia della regola che non vuole mai la virgola prima del “ma”…).
Ma quando capita, non posso non notare che, tanto per fare un esempio, il Camagna ha una partecipazione femminile invidiabile, forse per la vecchia storia che i quelli come lui sono sempre pieni di patata…
Ecco, vedi? Ho detto “invidiabile”. Perchè mai?
Io invidio, semmai, chi ha molti commentatori acuti, spiritosi o stimolanti, di entrambi i sessi, fossero pure trans, ma per quelli (i commentatori acuti ecc ecc, non i trans…) sono messo abbastanza bene pure io.
E con questa sviolinata uso la seconda virgola prima del “ma” nello stesso post: sono troppo trasgressivo, capisco le donne che fuggono.
Alle donne piace l’uomo un po’ fuori dagli schemi, certo, un ribelle che vive secondo regole proprie, d’accordo, ma io esagero… ECCO! VISTO? L’ho rifatto per la terza volta, non ho speranze… le donne chiedono sicurezza, cosa può offrire loro uno che si fa di “ma” preceduti dalla virgola?
Come dicevo in un commento:
Una mia antica morosa, ritrovata su FB (che poi mi ha ritrovato lei, ve l’ho detto che non le cerco…), ha definito “scacciafighe” il nostro amato circolo culturale e visto che, bontà sua, “la stoffa c’è”, mi ha consigliato di “cambiare stile”.
Le ho consigliato di cambiare blog.
Questo posto è come il fernet: se non ti piace, chi te lo fa fare?
Anni fa avevo letto qualcosa sui blog più seguiti: dopo il classico Grillo, c’erano tutte cagate tipo il blog del Grande Fratello, uno di gossip, un altro con le trame (sì, va be’, “trame”…) di tutte le fiction tv… In quel momento ho realizzato che sarei stato un blogger di nicchia, a prescindere dal sesso dei lettori.
Ma dove siamo? Dovrei pensare a quali sono gli argomenti per attirare lettrici di sesso femminile e poi, addirittura, dovrei scrivere qualcosa di dedicato?
Ma per piacere…
Una volta mi sbattevo per trovare le donne per una festa, per un Capodanno, per una grigliata in spiaggia… Ma erano altri tempi e, soprattutto, una volta trovate, sapevo cosa farci… In questo mondo virtuale, come dice il matto di Genova, “uno vale uno”.
E poi, il fatto di sapere che siamo tra noi maschietti ha i suoi lati piacevoli:
Ahhhhhh…
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Buon Natale, gente.
Dottordivago
😦
PS ebbene si’, odio il tacco 12 e amo il plaid sul divano.
E comunque i lettori ci sono.Magari non commentano.Se un commento non è arguto o divertente ( e qui escludo comunque il presente e quasi tutti i miei passati ) ha poco senso farlo quindi si preferisce tacere… ma leggere si legge.
Pelate o meno. ( pensaci pensaci che capisci pure perchè dite spelare va.. )
il punto prima della parentesi era per non farti sentire male per la virgola con il ma….
…per non parlare degli spazi dopo l’apertura di parentesi e prima della chiusura ( ma quelli mi scappano, sono piu’ forti di me..)
Eh sì, sono gravi, virgola, ma te li passo.
Che palle!
C’è, non c’è, eccheccavolo!
Dio, la figa, la virgola, lo spazio, a voi l’ardua sentenza.
A rapporto! Caro Doc, ti leggo sempre e con piacere, sono solo mostruosamente pigra nei commenti 😉
Bacetti e buone feste 😉
PS: e adesso….gara di ruttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…
auguri Dottore…
Lo spirito natalizio si manifesta anche nella roboante scarica di bestemmie dovute all’insuccesso nella fabbricazione artigianale del panettone..e adesso a chi lo diamo? peccato non poterlo condividere qui..
Il panettone è tosto. Io qualche anno fa ci avevo provato con il Pandoro ( a proposito a qualcuno serve lo stampo ? ) al giro di prova era perfetto sia nel sapore che nella forma che sembrava una copia – la forma non il sapore – di quelli del sior Bauli. Peccato che quello poi fatto per Natale ( coccolato nella lievitazione per TRE giorni, con reimpasti vari ad intervalli predefiniti anche nel cuore della notte ) sia venuto un mattone di burro assurdo , e non è nemmeno uscito il “culetto” dallo stampo cosi’ che sembrava pure che lo avessimo tagliato via prima di metterlo in tavola ..
Mai piu’ riprovato..
Caro Dottore,
sul ma e la virgola la sapevo come te. Così insegnavano i nostri maestri 40 e passa anni fa.
Pare che oggi non sia più così.
A mia figlia insegnano che si deve mettere la virgola , sempre.
La posizione mediana è questa (cito):
“Prima di ‘ma’, la virgola può essere presente o mancante, a seconda della struttura logica del discorso e degli effetti stilistici ricercati. Come congiunzione avversativa si usa per coordinare due elementi di una stessa frase o due frasi, nel qual caso è preceduta da virgola, punto e virgola o due punti. Eccone alcuni esempi, tutti corretti:
Poveri ma belli; Parla, ma prima rifletti; Non fiori ma opere di bene; Concluderemo l’accordo anche nel caso in cui sia poco conveniente ma ci garantisca un ritorno di immagine; Era un uomo stupido, ma onesto; Mi pregò più volte; ma come avrei potuto accontentarlo?. ”
Alla fine, quel che conta è il risultato.
Buon Natale
Buon Natale, scorengioni!
Ops! Dimenticavo le signore…
Sulla virgola, MA non su altro, sono un centrista: in medio (stat) virtus.
Insomma, da parte mia – di non addetto ai lavori – si può considerare letta, firmata e sottoscritta ogni singola parola, nonché segno d’interpunzione, del chiarimento sintattico riportato da Marco G.
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Quanto agli augurî di buone Feste a tutti, li avevo già fatti MA volentieri li rinnovo: così come li avevo formulati venerdì 20, in estrema appendice alla seguente pagina arretrata del blog (pochi minuti prima che il Dottordivago, ubi maior, postasse il suo nuovo articolo qui sopra):
A me piace questo blog proprio per il suo alto tasso di testosterone!! 😀
Buongustaia …
Ancora buon Natale a tutti dal Dottore in quel di Nizza, quindi munito di tablet, quindi laconico.
avanti così…a tutta forza !!! auguri di Buon Natale e speriamo che stò anno che stà arrivando porti un po’ meno “chiari di luna” di quello che si stà chiudendo
.
Alla mia età sono al di là della separazione maschi/femmine, non mi lascio certo sconvolgere da qualche parola in libertà (a parte che non sono mai stata una mammoletta facile ad arrossire…).
Ti leggo perché sei intelligente e spiritoso e perché scrivi bene (cosa rara ormai).
Non commento quasi mai perché prima di tutto quel che ho da dire è di pochissimo interesse per gli altri (mio marito mi rimprovera spesso per i miei silenzi, ma credo che le persone che non hanno nulla da dire è meglio se ne stiano zitte, con sollievo degli altri). Inoltre, commentare su WordPress è una vera tortura e sono tutt’altro che masochista.
Ora provo a postare questo commento, ma dubito di riuscirci alla prima, ad ogni buon conto lo salvo per poterci riprovare una seconda volta…
Inscì veghen, cara laperfidanera2.
Dunque, peggio di cosi non si può iniziare, ma non me ne fotte un cazzo, anzi metto subito tre virgole,,, cosi fanno media con quelle che non mettero più avanti, e cosi avrei il blog pieno di fans femminili…guarda che non cambia nulla, non spelo niente neppure io, anzi ho di risultati da sottomultiplo di zero, però ho una grande fortuna: ho una marea di colleghe gnocche che vogliono provare l’emozione di fare sesso con un vecchietto come me, all’incirca ho l’età dei loro padri…..questo training mi piace, peccato che con tutte le preoccupazioni che m’inseguono il mio amico sia piuttosto… come dire? Bazzano……….
Il panda contrassegna la sua proprietà strofinandosi contro gli arbusti: la comunicazione visiva non è effettuata in quanto nell’ambiente in cui vivono non serve. Molte volte sono utilizzati dei suoni particolari questo soprattutto nel periodo dei corteggiamenti.
I panda sono veramente in pericolo, la popolazione conta solo poco più di 1000 individui molto isolati. La minaccia più grande per i panda è la deforestazione del suo habitat e il bracconaggio. Questi animali non si riproducono sufficientemente in cattività. Negli zoo cinesi ne sono però presenti 110-120 esemplari.
Sono creature legate al territorio che conoscono bene; sanno dove crescono i germogli di bambù più teneri, dove trovare l’acqua e dove è più opportuno situare la tana. Questo bisogno di mantenere uno stretto legame con il luogo in cui vivono ha creato una serie di problemi a chi ha cercato di contribuire alla conservazione della specie liberando panda nati in cattività o trasferendo quelli che vivono nelle aree meno ricche di cibo.
Non abituati alla libertà i giovani panda nati in cattività devono trovare subito del cibo e numerosi tentativi di liberarli si sono conclusi con il loro decesso per fame.
Talvolta, dopo essere stati trasferiti, gli animali sono subito ritornati al loro luogo d’origine
I panda sono molto esigenti nella scelta dei loro compagni e l’accoppiamento naturale richiede che i partner siano affiatati.
Il panda gigante è un animale che non attacca nè l’uomo nè altri animali, anche se cerca sempre di tenere lontani i suoi cuccioli sia dagli uni che dagli altri.
Non lo si conosce molto nella sua vita libera, ma in cattività si dimostra amichevole e festoso.
PANDA 😀
ma la panda c’ha la gnocca oppure la marmitta catalitica?
Se tutti i fan degli animali fossero come te… di solito ti ringhiano addosso solo perchè magari osi conservare il dubbio che la sperimentazione sugli animali possa essere utile, o perchè non firmi un pezzo di carta (e versi il relativo obolo) a favore del chiurlo. Tu mi dici cose che non conosco, e che pigramente non cerco. Marca bravo, per usare un’espressione del Dottore. Buon anno.
Sì, l’amico OrzoPanda non è un invasato, infatti è stato annusato e accettato da Marco, uno dei maschi Alfa del blog.
Idem per quanto riguarda il maschio Gamma (G come Gnocca o come “punto G”), il Camagna.
Quindi, prima cosa che faccio nel nuovo anno sul blog, gli do il benvenuto e lo ringrazio per il contributo.
Però non marco “bravo” ma solo “bravino” perché leggermente fuori tema: tutto ok per quanto riguarda il panda, se non fosse che, come scrivo nelle Tavole della Legge, “il panda è solo un’icona sfigata, qui si parla di panda a due gambe e sono loro quelli che devono morire”.
Non sò ma in entrambi i casi c’hanno er buco 😀
e lo so…. ma c’è buco e buco…..