Dicesi “RisPost” una cosa che è partita come risposta ad un commento ma che, per deformazione dello scrivente, diventa lunga come un post, da cui l’elegante calembour.
Se uno è stato uno stronzo da vivo, quando muore l’unica cosa che cambia è la posizione, che diventa stabilmente orizzontale, mentre l’immagine del personaggio non cambia, almeno per me: nel mio cuore resterà per sempre lo stronzo che è stato in vita, motivo per cui mi unisco ai festeggiamenti per la morte del faccendiere Luigi Verzè, anche se pare che a pensarla come me ci siano solo i cagnotti che se lo mangeranno.
Lo so, non dovrei gioire per la morte dello squalo-prete… Ma solo perchè per lui si è spenta la luce e a noi restano rabbia e debiti, quindi ci ha fatto fessi ancora una volta, ragione per cui spero che la sua morte sia dovuta veramente allo stress, come sostengono alcuni medici, uno stress che mi auguro gli abbia rovinato gli ultimi giorni di vita e che l’abbia accompagnato nel nulla a braccetto con l’angoscia.
Per chi si accontentasse degli scritti del tenutario di questo blog e non leggesse i commenti -atteggiamento che equivale allo scartare la testa del pesce- riporterò il commento dell’amico Marco relativo al mio aver battezzato “bastardo” il losco faccendiere Luigi Verzè.
la frequentazione di Grillo ti rovina, dott.: al Verzè non è mai stato fatto un processo – tranne che, ovviamente, da madame Gabanelli.
Il bastado, come lo chiami, ha messo in piedi una struttura che, per dirne una, ha già salvato la pelle a mio padre tre volte, e tutto in servizio sanitario nazionale. E tutta la valanga di gente che si macina migliaia di km per venirsi a curare lì? No, no.. meglio un onesto pretozzo, che non traffica ma si limita a mangiare alle nostre spalle, onestamente, s’intende. L’app va bene, dott., ma con moderazione, come tutto. Un polemico buon 2012
Andiamo per ordine.
Non leggo una riga di Grillo da almeno un mese, sto cercando di smettere…
Non per altro, è che amo le sorprese e lui me le rovina tutte: parlava di Cirio e Parmalat mesi prima della Consob, parlava di Fannie Mae, Freddie Mac e subprime quando, per sei mesi, i Tg parlavano solo dei Campioni del Mondo; e secondo te, da chi ho sentito per la prima volta la parola “default” associata a “Grecia” prima e “Italia” dopo? Sempre dal rovinasorprese Grillo, non dal Tg Ini (Tg1 di Minzolini…).
Con Report, il programma della Gabanelli, ho un profondo rapporto di odio-amore; lo trovo interessantissimo ma proprio non riesco a seguirlo per più di dieci minuti: vedere cosa fa certa gente con i nostri soldi e le nostre vite, mi fa venire un nervoso che se insistessi con la visione mi roderei il fegato dalla domenica sera fino -almeno- al giovedì successivo. E non per come vengono trattati gli argomenti ma per la consapevolezza che al 99% di quegli zozzoni non verrà torto un capello, esattamente come succederà alla cricca del mai-troppo-presto defunto squalo-prete. Parlo di cricca perchè si tratta di ladri ordinari che, pensa che culo, a differenza di mille altri schifosi come loro, che per salvare le chiappe devono almeno querelare/corrompere/minacciare, questi hanno persino un amministratore suicida da incolpare e un fondatore/icona da beatificare e dietro cui ripararsi.
Resta comunque il fatto che i personaggi che stimolano la curiosità della Gabanelli, raramente -credo MAI- hanno potuto mostrare le mani pulite.
È vero, il bastardo ha messo in piedi una struttura di primordine, vorrei addirittura credere -faticosamente- con finalità oneste e intenti umanitari.
Dico “vorrei” perchè la smania imprenditoriale di quell’uomo parla chiaro: in vita sua avrà sicuramente passato più tempo sui bilanci che sulle Sacre Scritture.
Però la sua macchina mangiasoldi cura e salva la gente, così come durante il Ventennio i treni arrivavano in orario e l’Italia si faceva onore in tutto il mondo; peccato che l’avventura del Duce sia finita in una guerra e nelle Leggi Razziali, mentre quella dello squalo-prete è precipitata in un baratro di debiti.
Ma la vita a tuo padre -e, come dici giustamente, a migliaia di altri malati- non l’ha salvata quel prete schifoso: il merito è delle persone oneste che al San Raffaele lavorano e non si arricchiscono.
Questa cosa io la capisco, a differenza di quelli che gettano il cuore oltre la barricata, e forse è il motivo per cui non riesco ad essere tifoso di una squadra: sì, sono filo-juventino per abitudine, essendo nato da padre gobbo, ma non me ne frega un cazzo delle bandiere mentre apprezzo gli uomini: amo la Juve di Del Piero, anche se ignoro quasi tutto il resto della formazione, ho gioito per il Milan di Gullit e Van Basten come per la Samp di Vialli e Mancini; tutto per il valore degli uomini, infatti ho odiato il Napoli di Maradona, uno dei più fetenti uomini di merda del creato.
Credo negli uomini e non li trasformo in bandiere: ho voluto Berlusconi premier finchè ho creduto di aver a che fare con una persona interessata alle sorti del Paese, mentre da qualche anno non lo vorrei come spazzino sotto casa.
Rispetto la professionalità e le capacità del personale, medico e non, del San Raffaele ma non intendo giustificare le porcate della cricca.
Una volta una cretina col passeggino ha attraversato la strada senza guardare perchè troppo presa dalla telefonata in corso; ho inchiodato e suonato, fermandomi a due metri. La stronza mi ha redarguito:
«Ma insomma… c’è un bambino!…»
«Esatto, c’è un bambino in balia di una pazza che cerca di ucciderlo, idiota di merda! (quello di non dare indistintamente della “puttana” alle donne che fanno cazzate, è una cosa di cui vado molto fiero…)».
Ecco, sbandierare l’innegabile funzione sociale del San Raffaele per giustificare lo squalo-prete, mi ricorda molto il “c’è un bambino” della stronza telefonista.
Sempre sullo squalo-prete: non diamogli troppi meriti.
Se quell’ospedale non l’avesse creato il mafioso in clergyman, ci sarebbe stato un buco nella sanità milanese e lombarda, addirittura nazionale, buco che sarebbe stato colmato da qualcuno dei tanti politici smaniosi di consenso e tangenti, qualcuno che avrebbe realizzato un ospedale e per i cui furti mi incazzerei ma non mi indignerei: avrebbe fatto il suo mestiere e, soprattutto, non avrebbe tirato in ballo concetti come misericordia e carità.
Certe porcate, a un prete, non le perdono: aerei privati per non fare code al check in (qui brucio due volte perchè sarebbe il mio sogno…), fatturazioni quadruple per creare fondi neri per milioni e chissà quante altre di cui non verremo mai a conoscenza, anche se basterebbe fare un giro a spulciare i patrimoni degli eredi del porco.
E tutto ciò fatto o consentito da un prete, che ha avuto il coraggio di dichiarare che finalmente capiva cosa provava Cristo in croce, insultato e vilipeso.
Pezzo di merda… Manco Totò Riina ha avuto una simile faccia tosta, quando ha dichiarato di essere incarcerato innocente, come Enzo Tortora.
Un qualsiasi reato commesso da un prete o da un poliziotto è molto più grave che se il colpevole fosse uno qualunque, così come il tradimento di un amico brucia più di qualsiasi affronto da parte di uno sconosciuto.
Quando sono uscito dall’armeria che gestivo in società con tre “amici”, mi sono sentito dare del ladro da chi mi rubava i soldi; casualmente, invece di denunciarmi, mi hanno proposto l’acquisto delle mie quote a un decimo del valore; ovviamente gli ho riso in faccia ma non mi hanno denunciato comunque, i ladri bastardi. È una cosa che mi brucia ancora dopo otto anni e se mai un giorno mi prospettassero pochi giorni di vita a causa di qualcosa di brutto, l’unica cosa che mi consolerebbe sarebbe riunirli con una scusa e una Glock in tasca e portarmeli dietro, cosa che non mi verrebbe in mente di fare ad uno sconosciuto che anche mi avesse rubato molto di più.
E se lo squalo-prete non ne avesse saputo niente? Tipo Scajola e la casa regalata? Eh?
Certo, è possibile, esattamente come D’Alema, Fini, Casini e tutti i sopravvissuti a Tangentopoli non sapevano cosa succedeva in quegli anni, in cui sono state messe le basi del nostro attuale ammollo nella merda.
A proposito di merda: ci sarebbero 1300 milioni di gobbi da spianare.
Ora qualcuno offre 300 milioni per tutta la baracca mentre ho il sospetto che il miliardo che manca per tappare il buco ce lo metteremo noi, magari con le entrate di una “Patrimoniale” ad hoc, magari una sui redditi inferiori ai 20.000 euro l’anno…
Ah, manco a dirlo, la struttura diventerà di proprietà di chi ha messo i 300 milioni, anche se spero di sbagliarmi, mentre in un Paese normale verrebbe rilevata in toto, debiti e crediti, dallo Stato e gestito come gli altri ospedali, guardandosi bene dal darlo in mano ad un personaggio discutibile ma di indubbia onestà come Gino Strada: metti che davvero riesca a mandarlo avanti in attivo, toccherebbe spedire a lavorare nel Sulcis tutti i manager del Sistema Sanitario Nazionale.
E mò lo squalo-prete verrà sepolto con tutti -e se non tutti, quasi- gli onori, al suo paese; poi, quando la cosa sembrerà meno schifosa, verrà portato nel ventre della suo monumento.
Niente di nuovo sotto il sole: anche “Renatino” De Pedis, boss della Banda della Magliana, è stato sepolto nella basilica di Sant’Apollinare.
Spero solo che lo mettano in un posto comodo per cagargli sulla tomba.
Dottordivago
un post all’insegna del volersi bene.
mi sono informato, il san raffaele esiste per volere di un tipo, per il semplice fatto che gli serviva un ospedale dove c’era una fondazione da 4 soldi per deviare le rotte dei voli di linea dirette a linate, altrimenti disturbavano e deprezzavano le abitazioni di milano 2.
vogliamogli bene a sto pretazzo venduto, in fin dei conti non l’abbiamo più tra i coglioni, l’importante è questo.
Per sanare il debito bastera alzare il ticket a qualche malato cronico e tutto sarà come prima…… cambiano i nomi ma non la sostanza….. cantava venditti: in questo mondo di ladriiiiiiiiiiii.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
contesto il paragone della telefonista con quello che ho scritto: non c’entra un cazzo. però valeva la pena stanarti per leggere l’invettiva, sai mai che con il 2012 rischi di ammorbidirti…
Accetto la contestazione, me la merito per la pigrizia: se avessi inserito una bella cornice e l’avessi spacciata per divagata, saresti ancora lì a leccarti le dita, te lo dico io…
Ammorbidirmi nel 2012? Chissà, ho cambiato tante di quelle idee, nella vita, che non escludo più niente.
Ma perché tutti dicono che il Verzè è morto per lo stress? a nessuno è venuto in mente che possa essere morto semplicemente per vecchiaia? certo, così non se ne potrebbe fare un martire…
Eh sì, la morte per vecchiaia non ha mai contribuito alla beatificazione di un martire, pur rimanendo la causa di morte più diffusa per i novantenni…
Già a 91 anni si muore per stress….. se fino a 89 sei stato da NABABBO….
No, da nababbo fino alla fine, fidati.
condivido, per me se sparissero tutti i preti e super milionari, caste, religioni, politicozzantipropsicolabili, tirerei un sospiro di sollievo. Non so per quale ragione ma non riesco a provare nessuna comprensione per questa accozzaglia di individui pseudoumanidelcavolo.