Ciao, banda di cazzoni cari amici: sono tornato.
Continuo a non potermi permettere distrazioni, ho “il lavoro che spinge”, nel senso che ho deciso di finire la mia esposizione che -dopo un anno e mezzo che ci sto dentro- sembra ancora un cantiere più che un’attività commerciale.
Così, nei ritagli di tempo faccio il falegname, l’imbianchino e il parquettista, invece di dedicarmi alla scrittura, come al solito.
Questo nell’ultima settimana.
Purtroppo mi sono anche beccato un marcione di virus fetente per cui ho un raffreddore che mi fa parlare come un cartone animato, una tosse che Margherita Gauthier mi fa una pippa e una debolezza, aggravata dal sonno disturbato, che non mi consente di piantare uno spillo in un budino.
Quindi, con il cervello che “va a tre”, è la situazione ideale per scrivere, visto che, quando scrivo, quasi sempre non mi serve pensare.
E poi, gente, ci sono i referendum.
Mini divagata: perchè i leghisti dicono “i referenda”? Io il latino non me lo sono mai inculato, mi dava fastidio, quindi mi resta il sospetto che si tratti del plurale corretto; forse la signorina Frigerio, la maestrina in pensione di Ponte di Legno, ha spiegato loro che per una volta possono darsi un’aria colta… Beh, a me referenda mi fa cagare ( “a me mi” rafforzativo…), quindi avanti coi referendum. |
Per prima cosa chiariamo, in estrema sintesi, di cosa si tratta:
Quesito uno – Scheda rossa: privatizzazione dell’acqua.
Votando ‘sì’, si vota contro la privatizzazione dell’acqua; votando ‘no’, si lascia intatta la possibilità di affidare i servizi idrici ai privati.Quesito due – Scheda gialla: profitti sull’acqua.
Votando ‘sì’ viene abrogata la norma che prevede che i privati possano stabilire una tariffa per il servizio idrico tenendo conto dell”adeguatezza della remunerazione del capitale investito‘; votando ‘no’, la norma rimane valida.Quesito tre -Scheda grigia: nucleare.
Votando ‘sì’ gli italiani voteranno contro il nucleare, votando ‘no’ rimarranno le norme vigenti.Quesito quattro – Scheda verde chiaro: legittimo impedimento.
Si tratta della norma che introduce la possibilità per chi è impegnato in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia. Votando ‘sì’ si abrogherà tale norma, votando ‘no’ le cose rimarranno allo stato attuale.
Ora vediamo come ragionerei se io fossi il Doktordivagen e vivessi in Germania.
Privatizzazione dell’acqua. La gestione privata è più virtuosa di quella pubblica, meno sprecona e più efficiente; la concorrenza, poi, è garanzia di prezzi bassi.
Quindi nein.
Profitti sull’acqua. È ovvio che un lavoro, specie se ben fatto, venga giustamente retribuito, a maggior ragione se il guadagno deve essere proporzionale agli investimenti, che creano lavoro e migliori servizi.
Quindi nein.
Nucleare. Perchè, ci sarebbe da discuterne? Nucleare è bello.
La pericolosità per la salute pubblica è infinitamente inferiore a quella di una centrale a petrolio o a carbone.
L’approvvigionamento di carburante è più sicuro: un conto è spostare un camion di uranio, a rischio zero, un altro è far viaggiare svariate petroliere, che quando sono in mezzo al mare può capitare di tutto.
È meno inquinante lo smaltimento delle scorie: un bel buco in una montagna e non se ne parla più, a fronte di decenni di emissioni nell’aria che respiriamo.
Tipo Chernobyl?
Stiamo parlando di tecnologia sovietica anni settanta, frutto di un sistema-paese governato da un’ideologia marcia, che non era in grado di costruire un’auto, un televisore o un frigorifero funzionante, almeno secondo il significato che diamo noi alla parola “funzionante”: quella centrale era un vecchio malato di 95 anni, morto col sigaro in mano.
E tutti hanno dato la colpa al fumo…
Fukushima?
La centrale non ha fatto una piega di fronte al quarto più potente terremoto della storia moderna; peccato che il popolo che ha dato il nome agli tsunami, abbia costruito una centrale nucleare in riva al mare!
D’altronde mangiano ancora con le bacchette… E lì è un problema di cervello, non di tipo di centrale.
Three Mile Island?
Ecco, quello è stato l’unico, vero incidente in cui le responsabilità sono del sistema, anche se parliamo di tecnologie di quarant’anni fa.
E a proposito di questo babau nucleare, usato per spaventare i bambini, vi invito a leggere nel riquadro le “disastrose conseguenze” in termini di vittime.
E vi invito a riflettere sul fatto che Hiroshima e Nagasaki siano state ricostruite esattamente dove si trovavano prima, non centinaia di km più in là a causa dell’inquinamento radioattivo…
Quindi, tornando al Doktordivagen, cittadino ed elettore tedesco, che produce il 20% della sua energia con il nucleare e bene che sta, il voto al quesito referendario n° 3 sarebbe un altro bel nein.
Legittimo impedimento. Chi è chiamato a governare fa un lavoro infame: come fa, sbaglia. Inoltre si tratta di un impegno sfiancante, che non ammette perdite di tempo. Per cui, nel periodo che questa persona dedica alla cosa pubblica, è giusto che possa anteporre i problemi della collettività a quelli personali.
Voto? Nein, ovviamenten…
Ma io… sono il Doktordivagen? Sono tedesco, io?
Naaa… Io sono il Dottordivago, cavaliere dal forte braccio, brillante ingegno e cuor di fanciullo, nonchè blogger per signora, colui che vi ha appena esposto le incontrovertibili ragioni per votare quattro
no
e che domenica prossima barrerà quattro bei
sì
dimostrando che la logica e il realismo possono anche mandarsi a dar via il culo.
Continua
Dottordivago
io per la scelta referendaria mi comportero in codesto modo:
il sabato precedente alla chiamata alle urne mi concederò una serata con una bella gnocca disponibile.
Nel culmine dell’accopiamento se lei dirà SI SI SI allora voterò si, se al contrario dira No NO NO votero no, se per combinazione griderà ah umh ohhh o similari ho deciso che passero la domenica con questa bella gnocca e quindi eviterò di andare a votare, per poi farlo lunedi mattina scrivendo Si su tutte la schede perchè ho passato un bel sabato sera.
Non so se il metodo può essere valido ma sicuramente sarà piacevole, l’unico problema consiste nel trovare una bella gnocca disponibile.
mentre leggevo mi stavo “seriamente” preoccupando. In che cavolo di post mi trovo? chiudo e torno indietro?! fortuna vuole che vado avanti e alla fine tiro un sospiro di sollievo. Il tuo ragionamento non fa una piega, ma dovremmo trovarci in…Germania!!!!!! E poi dovremmo anche vedere come la pensa oggi un giapponese! Se fosse qui di sicuro voterebbe un SI’ grande quanto una centrale nucleare. Comunque, l’importante e che almeno un 60 o 70 percento degli italiani vada a votare e dimostri a tutto il mondo che gli “attributi” virili li possiede ancora,
un sorriso
Ovviamente voteremo 4 sì e cosa ancora più importante, andremo a votare perchè nella fattispecie questo significa andare in culo al cavaliere cosa di per sé valida da sola. Diversamente non ha mica torto lui a dire che sono tecnicamente inutili. 1 nucleare, in seguito alla modifica i nuovi quesiti sono fatti in modo che se anche vincerà il sì questo non impedirà affatto che se il futuro governo vorrà si possano fare le centrali. leggetevi bene il nuovo enunciato. Inoltre a causa del fatto che gli italiani all’estero hanno già votato le schede vecchie lo renderebbe facilmente impugnabile.Comunque nessuna regione italiana accetterà mai una centrale nucleare, quindi il problema si è già risolto da solo. 2 anche quelli sull’acua sono tecnicamente pasticciati ed aggirabili. 3 Quello sul legittimo impedimento elimina una legge che comunque sarebbe scaduta da sola tra due mesi.
Noi sulla montagna si aveva l’acqua del comune (pulita e sicura) e Verbania quella di una multinazionale francese (na schifezza! E più cara…).
Il nucleare…ma non avevamo già votato? Cos’è, una storia come quelle richieste nazista della UE che continuano ad insistere finché il popolo non molla?
SI SI Si SI… peccato che a noi, regolarmente iscritti all’AIRE e quindi aventi diritto di voto, il consolato di Barcellona non ci ha mandato niente… ma a cosa servono le ambasciate italiane? A pagare stipendi d’oro e basta?
p.s. Auguri! Guarisci presto!
Giro la tua conclusione affermando che, secondo me, questi quattro sì sono dovuti proprio alla logica e al realismo e dimostrano che ciò che in altri paesi è ragionamento logico e pragmatico, qui da noi è pura utopia irrazionale.
Ricordo a tutti che NON bisogna sovrapporre le schede mentre si vota, perché sono a ricalco e ogni segno che involontariamente passi alle schede sottostanti le renderà nulle. Già abbastanza cercheranno di annullarne!
Effettivamente ha ragione Enrico, comunque finisca servirà a poco, ma andate a votare perché non manchi il quorum, non foss’altro per molestare (Enrico usa un termine più efficace e pittorico) il nostro guitto nazionale.
Ad inizio post ero preoccupato…poi si capiva ke era una burla…approposito: come già sapete,la Frau merkel, la capa di tutti i tedeschi, ha deciso che chiuderanno tutte le centrali entro il 2020 o giù di lì. C’è da scommettere che in intorno a quella data saranno pronti con centrali chiuse ed energie alternative implementate a dovere sopra la media dei diktat europei. E’ una cosa furba ed economicamente le energie alternative hanno una ricaduta in ricchezza a pioggia su tutta la società ( chi produce, chi installa, chi ripara, chi risparmia in bolletta, ecc)e non come il nucleare dove guadagnano pochi (..ed i soliti..accetto scommesse su Caltagirone and company) e spendono tutti!! quindi, lasciando da parte l’ambiente mi pare economicamente vantaggiosa l’energia rinnovabile. Piccolo problema: siamo italiani e, quel chè peggio governati dalla crema degli italiani!:)
Mi ricordo i BEI REFERENDA ( fa cagare ma è proprio questo il plurale; divagando, perchè usiamo un lemma latino e non, ad esempio, “revisione”? Perchè quando i porci ci combinano qualcosa per cui è consigliata la vaselina, come ticket, una tantum, porcellum e/o mattarellum, non lo fanno mai in italiano ) in cui si votava pro o contro il divorzio, o l’aborto: tutti informatissimi, tutti a discutere, tutti a votare, poi ci siamo tenuti i risultati.
Ma così non poteva andare: il Popolo italiano che si sceglie le sue leggi? Senza la guida illuminata? Con decisioni chiare ed incontrovertibili? Ma dài!
Allora hanno incominciato con i referenda multipli: 8 diverse schede con i quesiti più vari, con la gente che credeva di essere ad una partita di scopone scentifico, con tutte quelle carte in mano; il risultato è stato prima un curioso effetto ” tutto su o tutto giù” per cui se piazzavi un referendum emotivamente intrigante quello se li portava dietro tutti ( ci siamo giocati il ministero dell’ agricoltura! ) e loro, i porci, con aria magnanima ci hanno guardati, un buffetto sulla guancia, ed hanno fatto il ministero delle politiche agricole.
Da allora è chiaro che il Popolo italiano con la democrazia è meglio che smetta di giocarci, che fa solo danni, e che ” vada al mare “.
E questi 4, finiranno con tutti si o tutti senza quorum? ma nessuno ha un pò di spirito critico?
Sì Sì Sì Sì 😉
1 non voto
2 non voto
3 NO
4 non voto
in realtà non andrò, ne ora ne probabilmente alle prossime chiamate.
A teatro non mi chiedono di dare un voto………….
Nel frattempo mi son comprato una grammatica tedesca per principianti, e ho ordinato la serie completa dell’ispettore Derrick in lingua originale.
Deutschland uber alles!!!!!
Paolo
Penso che il caro Paolo abbia bisogno della revisione della centralina, se vuoi ti consiglio un buon meccanico….
… auf widersehen !!!
tanto per fare i peli del culo a mazzetti di quattro, vorrei puntualizzare che la lingua italiana è molto chiara con la regola dei plurali. Quando si tratta come nel caso di referendum, di parola entrata nell’uso comune , il plurale o il femminile non si fa con la regola della lingua di origine, ma di norma rsta invariato , così non si dice mi piacciono i films porno , ma i film porno. Si dice quindi referenda se si parla in latino, se no è semplicemente sbagliato. Ciò detto lasciatemi andare a dormire che domani mattina devo partire presto.
Più esatto dell’esattore, Henry…
vangelo
non so cosa ho fatto, maledetta macchina infernale, ho solo fatto un post citando il tuo articolo e mi sono ritrovato con il commento precedente, giuro non è colpa mia, sono innocente, è stato “sto cazzo di computer”.
Tranquillo, nella vita c’è stato chi mi ha fatto di peggio…
Inghippo già risolto con un clic, come vedi.
ho un gatto attivista e voto 4 volte SI (sai che figure gli faccio fare coi suoi a-mici di fb?? quello mi controlla!)
mi pare di ricordare che proprio la germania privatizzò l’acqua.
ma mi pare pure che fece anche un bel passo indietro… ma bisognerebbe verificare.
plurali stranieri: mi si precede. l’italiano, confermo, non vuole il plurale di parole straniere. credo ci possa essere solo un’eccezione: cent di euro. solo la francia ufficialmente può chiamarli centimes (nel suo termine nazionale) mentre tutti gli altri paesi ufficialmente hanno i cent(s?).
infatti i tedeschi non li chiamano pfennig.
ma tanto, io li chiamo centesimi e me ne frego!
E basta!!! Cosa c’entra la Germania? NON SI VOTA SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA MA SU DI UN’ALTRA COSA.
Vogliamo evitare di fotterci almeno tra di noi? Chi è attento alla lingua, lo sia anche ai concetti, please.
Gentilissimo signor Marco,
innanzitutto Le chiedo di non urlare a chi ha scritto tranquillamente: almeno sia cortese! In secondo luogo, forse non ha letto attentamente il post perché lo stesso DottorDivago scrive (e copio-incollo):
“Quesito uno – Scheda rossa: privatizzazione dell’acqua.
Votando ‘sì’, si vota contro la privatizzazione dell’acqua; votando ‘no’, si lascia intatta la possibilità di affidare i servizi idrici ai privati.”
Pertanto, prima di attaccarmi così (ha risposto materialmente a me, non al post) e fare una figuraccia, veda di prestare più attenzione all’intera discussione.
Mi scuso per la polemica con il proprietario del blog, ma non accetto che mi si attacchi proprio su questioni linguistiche.
Penny Slog.
Beh, ecco, grazie per avermi citato ma io sono come il mio amico brasiliano Ademar, di cui il mio amico Milton dice:«Ademar non è parametro».
Ho anche premesso “in estrema sintesi”, così come si dice che una maglia è rossa e non si specifica se rosso carminio, vermiglione o porpora.
Il primo quesito referendario è un attimino più complesso ma, fondamentalmente, mira a far guadagnare soldi ai privati a scapito del pubblico; da qui il senso del post.
Più realisticamente del Re, bisogna capire che queste cose, in Italia, è meglio evitarle; come il nucleare, a cui sarei favorevole ma non con il primo kilowatt fra quarant’anni, come succederebbe da noi.
Gentile signora Perennemente Sloggata,
Le chiedo pochi secondi di attenzione perchè Lei mi punge nel vivo: ho indubbiamente molti difetti, tra i quali tuttavia non mi si riconosce, generalmente, la maleducazione.
Avendo poca dimestichezza con il galateo internet dimentico facilmente – e me ne scuso – che le parole scritte in maiuscolo acquistano il significato da Lei precisato: era mia intenzione usare il predetto segno grafico per rafforzare, semplicemente, la frase.
Ciò chiarito, non si allarmi: il bersaglio non era Lei personalmente, ma quanto da Lei redatto e, se impreciso nei termini di cui sopra, da chiunque, compreso il nostro ospite. Troverei d’altronde assurdo attaccare una persona che non conosco punto, ma non sempre tengo presente che gl’interlocutori che separano sè stessi dalle proprie idee sono merce rara, e d’altronde quel “non accetto” dice molto.
Conosce il detto “rimprovera il saggio, ed egli ti amerà”?
Marco, La ringrazio per la simpatica risposta e col sorriso La invito per un the freddo virtuale.
L’importante è, alla fine, capirsi anche con qualche differenza linguistica, hahaha!
🙂
temo che non sia stato colto il tuo: “e d’altronde quel “non accetto” dice molto.”
In ogni caso gentile signora molto forbita, il Marco (il come geolocalizzatore) il the lo gradisce con la menta.
Paolo
uè, relax raga relax..
Bravo Sonny, mi hai tolto le parole di bocca…
Anchecheno, forse la gente cerca di stemperare facendo finta di non cogliere certe cose?
Che tocco! Quale leggerezza!
C’è sempre da imparare dai migliori, dai giusti.
Non v’è nulla da fare, l’ educazione (ri) è una missione imprescindibile per coloro che posseggono la verità.
A quando un piano quinquennale per gente come me, sempre non ci tocchi il Gulag.
Con lievità
Paolo
N’do coio, coio…