Nei cesti di benvenuto ci mettiamo una rassicurazione per Trudy, che è passata di qua un paio di volte e mi ha beccato a parlar male delle donne: io non le odio, le donne, semplicemente le conosco…
Non ho detto che le capisco, ho detto che le conosco, quindi ne conosco pregi e difetti: tu sei capitata in un paio di momenti di misoginia automobilistica, ma a breve prometto un panegirico di riparazione dedicato alle portatrici sane di patata, mentre continuerò a caricare come una sveglia gli incapaci, di qualunque sesso siano, anche incerto.
In quello di Val Tidone ci metto un dubbio: quando mi davi del turista che non lo frega nessuno, dicevi sul serio o mi “pigghiavi p’u ‘u culu”?
No perchè, col sottoscritto, l’opzione più corretta è la seconda.
Nel cesto di Giorgio aggiungo un bonus di qualche manciata di punti e di maiuscole di inizio frase: usane quanti ne vuoi, se li finisci te li rimando.
Non per altro: leggo con piacere i tuoi commenti, ma mi fai fare una fatica…
Anche se devo riconoscere che sono i commenti che ricordo meglio, visto che mi tocca leggerli tre o quattro volte.
Tu, comunque, fai come vuoi, ma in caso di lettura prolungata in apnea, se ci resto, mi hai sulla coscienza…
Dottordivago
Mi viene quasi la lacrimuccia: scrivo al buio, non conosco la tastiera ed ho una fretta dannata perchè qualcuno mi chiama SEMPRE; per essere ancora più preciso aggiungo che solo ora mi sono accorto che il sistema non rispetta gli spazi e gli a capo che ( credo ) ho messo.
Nulla però di insuperabile con organizzazione e volontà, se il prezzo da pagare per l’ignavia dovesse essere così alto come quello che hai paventato.
Purtroppo non ho la penna alata che il caso richiede e siccome ti leggo da poco non so se si può introdurre argomenti nuovi… si può?
Ci sono delle cose che non sopporto più, forse data l’età, ed in ordine sparso ed incompleto le elenco sperando di destare il tuo animo battagliero:
i simboli: politici , religiosi od altro non li voglio rispettere al posto di ciò che invece merita rispetto.
quant’altro: se non sai cosa aggiungere è corretto forse “et cetera” o in italiano eccetera ma quant’altro fa cagare.
le maiuscole – spreco di rispetto e spesso solo superbia – purtroppo ce le hanno insegnate e le trovo inutili, anche se con te concordo – e mi scuso ancora – sull’ utilità della punteggiatura.
il posteggio in doppia fila ( ma non solo lui: è un SIMBOLO ).
Forse questo non è chiaro: il posteggio in doppia fila è come dire tutto d’un fiato:”guarda che bella macchina che ho io che non ho tempo di andare a cercare un posteggio perchè il mio tempo vale più del tuo che hai paura di prendere la multa perchè sei un pezzente e non rigarmi la macchina che sono qui al bar a bere un aperitivo e ti curo.”
Come lui ci puoi mettere andare in autostrada a 200
buttare le cicche per terra
passare davanti nelle code
sporcare apposta dove un altro deve pulire
non me ne vengono più ma solo perchè mi sto innervosendo: si tratta delle situazioni in cui qualche coglione si prende una piccola libertà sapendo che nessuno si prenderà la briga di riprenderlo
non ho citato la sosta sugli stalli riservati ai disabili perchè è fuori categoria e devo raccontare un aneddoto, anche se sto diventando prolisso e, temo, noioso.
Avevo finito di inviare una raccomandata e nell’ uscire dall’ufficio postale ho trovato al posto dei disabili una macchina che decisamente disabile non era; sono rientrato nell’uficio perchè avevo visto all’interno un carabiniere ( qui correttamente indicato in minuscolo ) al quale ho fatto presente la cosa invitandolo a spostare la sua gazzella. Gli domando con che spirito sia possibile, vista la divisa che porta, che proprio lui metta lì la macchina, al che mi risponde scocciato che è lì per servizio ed è affare di un minuto. Sapevo già che era “di un minuto” perchè è quello che ti dicono tutti ( perchè se la macchina è un pò sul marciapiede e la signora con carrozzina va un pò sulla strada e la arrotano solo un pò forse fa meno male e se ti serve il bancomat e quegli stupidi l’hanno messo sul marciapiede e tu hai il culo di piombo dove la metti la macchina se non sulla pista ciclabile? Ma non proprio sulla pista perchè ce la metti solo un minutino, e se in quel minutino passa un bambino che per passare deve andare sulla sede stradale e se proprio allora passa un auto con uno che ha bevuto – ma solo un goccetto – e magari gli squilla il telefono…. perchè non so dove vivi tu, ma qui credo che a chi telefona mentre guida i punti sulla patente li aggiungano: non so spiegare altrimenti quello che vedo ).
Ho divagato anch’io; comunque al carabiniere ho spiegato gentilmente che se io mettessi la macchina dove l’ha messa lui mi segherebbero via le ruote, e l’ho invitato a spostarla.
Mi ha guardato proprio male e m’ha detto una cosa bellissima: LEI E’ PATETICO.
In Italia è ufficialmente patetico chi crede di dover rispettare i diritti degli altri ed in effetti io forse più di tanti, ma me ne vanto.
Chiedo scusa se mi sono perso , e dilungato troppo, credo sia stato per lo stress di mettere tutte quelle maiuscole
ciao giorgio
Ripeto: benvenuto Giorgio.
Dottordivago
Caro Dottordivago, credo di avertelo già detto, ma a me questa cosa dei cesti di benvenuto piace tantissimo e mi dà tanta allegria!!!! Bravo, bravo, bravo!!!
@ Trudy: il Dottordivago, blogger per signora, ci adora in realtà! Si vede da come osserva il mondo femminile e da come si arrabbia per nostre leggerezze alla guida….
@ Simona
Io ho già Bimbi, ma tu dai un senso al concetto di poligamia…
Dottordivago
Grazie Dottordivago, una simpatica accoglienza
Veramente non volevo prendere in giro nessuno, mi limitavo a precisare che nei ristoranti che frequento per lavoro, quasi tutti rinomati e recensiti dalle più importanti guide di settore, il titolare o chi per esso, si comportano sempre con correttezza offrendomi fattura o ricevuta.
Anche da questi dettagli si può giudicare la serietà di un esercizio pubblico. Tutto qui.
Ciao
@ Val Tidone
Sono tarda , non ho capito. Cosa vorresti dire che Dottordivago, quando esprime qualche sua idea, non condivisa da altri ,dovrebbe farlo senza nascondersi dietro l’anonimato ?
@Val Tidone
Oh, Valti, non mi ha mai sfiorato il dubbio che tu non avessi intenti positivi, sennò col cazzo che ti beccavi un cesto come quello…
Il fatto è che non sono abituato ad essere considerato uno che c’azzecca sempre, sono decisamente più abituato ad essere preso per il culo.
Che, tra l’altro, fa più ridere…
Dottordivago